Immigrazione, natalità, lavoro e sviluppo 
 
 BASTIA — In trent’anni la popolazione è praticamente raddoppiata, raggiungendo e superando lo scorso gennaio i 20mila abitanti. Non più un grosso e dinamico paese, ma ormai una città in cui alla crescita demografica, dovuta negli ultimi anni soprattutto all’immigrazione e ancora nel 2005 con un saldo attivo delle nascite sui decessi, non sempre corrisponde uno sviluppo economico altrettanto positivo.
L’economia non riesce a crescere con la stessa rapidità della popolazione, tuttavia, rileva il sindaco Francesco Lombardi  «è ancora in aumento il numero degli occupati».
In questa situazione in cui Bastia incontra le stesse difficoltà degli altri Comuni nell’agganciare equilibrate dinamiche di sviluppo, il primo cittadino è certo che il futuro della città si giocherà in gran parte nella capacità di innovazione.
«A meno di due anni dal mio insediamento — sottolinea Lombardi — posso dire che la mia amministrazione sta portando a termine gli impegni assunti dalle precedenti dando concretezza ai nuovi progetti. La realtà economica è composita: fatta di una azienda a dimensioni nazionali e internazionali, la Isa, quattro-cinque medie imprese e centinaia di piccole aziende. Ritengo indispensabile che questa miriade di piccole imprese riesca a fare sistema e per farlo deve essere in grado di introdurre innovazione, unico e sicuro elemento per garantirsi un futuro».
«A questo scopo — continua il primo cittadino — il Comune sta lavorando da un lato alla modernizzazione della pubblica amministrazione, dall’altro alla ricerca di collaborazioni di alto livello, innanzitutto con l’università».
La nuova area industriale di Ospedalicchio ha visto l’adozione del Pip con l’astensione, clamorosa, del sindaco.
«Non sono convinto che il metodo pubblico — spiega Lombardi — sia la strada più utile per rispondere alle esigenze delle imprese, da qui la mia astensione». Il sindaco, tuttavia, ritiene di aver impostato un lavoro utile e rilanciare l’economia: la modernizzazione delle aree industriali, il nuovo Prg, le soluzioni alle aree di recupero (l’ex Mattatoio in progettazione, l’ex Giontella in dirittura di arrivo, l’ex Lolli con un nuovo Piano nel prossimo Consiglio comunale).
Si lavora inoltre alla trasformazione dell’area Franchi in zona residenziale e di servizi. «Presto si vedrà la città che stiamo costruendo — conclude il sindaco — al di là delle polemiche partitiche che non sempre rispondono agli interessi generali».
m.s.

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