A voi il classe 1996 che sabato ha castigato la Voluntas e ridato speranza ai suoi
di Elisa Duili
BASTIA-Ai giovani a volte si imputa di non impegnarsi abbastanza,di non uscire con la maglia sudata dal campo, di non mettercela tutta,insomma. In tanti però poi smentiscono questo luogo comune, come Alessandro Locchi, centrocampista classe 1996 attualmente in forza al Bastia. Alessandro inizia a giocare a calcio all’età di sette anni con la Tiberis Montecorona (lui è di Umbertide), prima di approdare al Perugia, con cui disputa un campionato Allievi e uno di Berretti; quest’anno l’arrivo in prestito al Bastia. Il giovane biancorosso frequenta l’ultimo anno presso l’Itis di Città di Castello, ha una sorella, Deborah, ama ascoltare musica R&B ed i film comici; il calcio la sua più grande passione. “Non è una passione nata in famiglia – rivela Alessandro -, nessuno ha mai giocato a pallone. Pensare che prima io facevo nuoto. Poi una sera in tv vidi per caso una partita della Juventus di Del Piero e fu amore a prima vista. Da quel giorno ho voluto iniziare a giocare a calcio”.Di fede bianconera neanche a dirlo,il suo idolo è Claudio Marchisio: “In campo lui è uno che non molla mai – spiega – uno che dà tutto”.In questo Alessandro un po’ ci si rivede: “Mi reputo un ragazzo umile – dice di sé -, in campo poi sono un guerriero”.Tanti già i ricordi messi nel cassetto, uno su tutti:“Quella vittoria del campionato con gli Allievi quando giocavo con il Perugia. Vincemmo a Cesena 3-1 ed io feci gol. Un’emozione bellissima.Il mister era Davide Ciampelli”. Proprio due allenatori si sente di nominare: “Davide Ciampelli appunto – ammette – e poi Marco Facchini, che ho avuto alla Tiberis. E’stato lui che mi ha fatto esordire in Eccellenza”. Alessandro ha sempre fatto il centrocampista: “Ho giocato sempre lì – conferma -, mi piace molto il mio ruolo perché sei sempre al centro del gioco, si toccano
una gran quantità di palloni”. Sabato contro la Voluntas Spoleto una grande prestazione la sua, nel suo primo anno di prima squadra in serie D: “Per me questa è una bella opportunità – conferma -in un campionato importante emolto più difficile.Per me rappresenta un bel trampolino di lancio. Spero di saperlo sfruttare al massimo”.Un successo, quello di sabato,importante, per la prima vittoria stagionale del suo Bastia: “Spero sia davvero la gara della svolta- rivela- ne avevamo bisogno.E’ una vittoria che ci dà tanto morale”. Alessandro si è subito trovato bene:“Mi sono trovato benissimo – conferma infatti il classe 1996 -con tutti i compagni, anche quelli che sono andati via. All’inizio conoscevo mister Lombardi che mi aveva allenato a Perugia, ma mi trovo molto bene anche con mister Mattoni.Sta facendo davvero di tutto, è uno che ci mette davvero tutto se stesso”. Come tutti i bambini che iniziano a giocare a calcio sognano di arrivare in alto: “Intanto spero di finire la scuola – rivela – poi di raggiungere
la salvezza con il Bastia, e perché no un futuro nel mondo calcistico”. In chiusura ci tiene a fare una precisazione: “Devo ringraziare sicuramente la mia famiglia, che da sempre mi è vicina e fa sacrifici per me”.