Bastia, il consiglio comunale d il via libera alla costruzione di un nuovo palazzo che sorgerà lungo la cinta perimetrale dell’antica Insula
Si temono conseguenze negative anche per la viabilità già caotica nella zona


Rifondazione comunista: “Prevista la demolizione di una casa con fondamenta dell’800”


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Rifondazione comunista grida allo scempio urbanistico in relazione all’approvazione da parte del consiglio comunale del progetto di realizzazione di un nuovo palazzo che si affaccerà su via Veneto, lungo la cinta perimetrale dell’antica Insula. Il capogruppo Luigino Ciotti parla di “scelta vergognosa che dimostra la subalternità della politica agli interessi dei privati a scapito di quelli collettivi e della storia della città”.
Il piano di recupero approvato contiene infatti il cosiddetto muro degli orti risalente al 1531 e prevede la demolizione di una casa le cui fondamenta risalgono alla fine del 1800. “Si sta completando – prosegue Ciotti – l’opera di eliminazione degli spazi verdi e di quel poco di testimonianza storica ancora presente in città. Invece di valorizzare il muro degli orti lo si nasconde agli occhi della gente costruendo un palazzo di circa 4000 metri cubi. Con conseguenze negative, oltretutto, sulla viabilità gia caotica dell’area e sulla visuale di chi vive tra via Piave e via S.Vitale. Che si tratti di un obbrobrio ne è consapevole anche il segretario dei Ds Pecci visto che al momento del voto ha abbandonato l’aula”. L’amministrazione comunale dal canto suo difende il piano approvato e parla di riqualificazione del centro storico: “Attraverso questo ed altri interventi si vuole ridare vivibilità al cuore della città dove i vecchi fabbricati versano in una condizione critica e spesso sono disabitati”.
Il consiglio comunale ha anche dato il via libera all’ampliamento dell’area industriale della ditta Nuovo Molino di Assisi in via Mattei e alla realizzazione, prevista per la prossima primavera, di una rotatoria all’incrocio tra via Gramsci, via Vietnam e via Cambogia. Approvata all’unanimità anche la mozione del consigliere di Forza Italia Giuliano Monacchia che mirava alla costituzione di un museo del lavoro. Dei privati hanno proposto inoltre la realizzazione di un museo della civiltà contadina lungo le sponde del fiume Chiascio e di un museo della Porchetta a Costano suscitando l’interesse dell’amministrazione comunale. In materia di risparmio energetico infine è stato stabilito che il nuovo piano regolatore conterrà specifiche regole per favorire il recupero dell’acqua piovana (utilizzando apposite cisterne) e il ricorso ai pannelli solari che in determinate circostanze diverranno obbligatori.

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