Dopo aver letto l’articolo del Presidente della Confcommercio di Bastia Umbra, in qualità di cittadino consumatore di Bastia e di componente del Consiglio di Amministrazione della Coop. Centro Italia ritengo necessario presentare alcune precisazioni e commenti, che ovviamente sono fatti a titolo personale e quindi non coinvolgono la Cooperativa di cui mi onoro di essere socio e amministratore e non pretendono di rappresentarne il punto di vista, in quanto solo nell’organo collegiale si formano le decisioni e le prese di posizione ufficiali.
Il mio intento è quello di portare un contributo chiarificatore, che consenta di eliminare strumentalizzazioni di qualsiasi tipo dal dibattito sulla scelta fatta dal C.d.A. della Coop Centro Italia, di investire a Bastia Umbra circa 30 milioni di euro nell’ambito delle possibilità offerte dal Piano per il Commercio, approvato dal Consiglio comunale con il consenso di tutte le Organizzazioni Sindacali e Professionali presenti nella nostra città.
Lo stesso Presidente della Confcommercio ricorda che il Piano per il Commercio prevede l’insediamento a Bastia di due punti vendita di media superficie, quindi il diritto è sancito e solo il mercato poi deve selezionare chi trasformi tale opportunità in concreta realtà.
In sostanza quindi, al di là delle “chiacchiere” il Piano per il Commercio sancisce che nell’area ex Deltafina sorgerà un supermercato di medie dimensioni. Allora perché scagliarsi contro la Coop? Forse per favorire un gruppo concorrente, che, magari, potesse consentire vantaggiose speculazioni immobiliari?
In realtà l’investimento della Coop Centro Italia non produce i paventati effetti negativi sull’assetto del commercio a Bastia, in quanto la gran parte della superficie di vendita sarà occupata da prodotti alimentari e tutti sappiamo che la quasi totalità degli esercizi a Bastia operano in settori no food.
Viene da notare, infatti, che i solerti critici attuali non hanno battuto ciglio quando il comune di Assisi ha consentito l’apertura di una serie di supermercati della grande distribuzione, di proprietà dei nostri concorrenti, ai confini della nostra città.
Il rafforzamento della presenza della Coop Centro Italia invece sarà un fatto positivo per i consumatori bastioli, assisani e degli altri comuni del comprensorio, perché, fedele alla distintività che la caratterizza, la Coop eserciterà un ruolo calmieratore nei prezzi e di garanzia per la qualità dei prodotti, come oggi avviene solo in parte, viste le difficoltà oggettive del negozio di via Roma. I consumatori di Bastia da almeno dieci anni aspettano l’apertura di un nuovo supermercato, hanno maturato un credito che finalmente viene esigito.
È vero, infine, che grazie all’investimento della Coop Centro Italia si creeranno a Bastia circa 150 posti di lavoro, nuova e buona occupazione, perché anche nel trattamento del personale la Coop insegue distintività. I dipendenti Coop, a differenza dei loro colleghi della piccola, media e grande distribuzione, non sono precari (solo l’8% sono assunti a tempo determinato) e vedono rispettati tutti i diritti sanciti dalla normativa contrattuale e di legge vigente (salario contrattuale – maternità – ferie – malattia – congedi parentali ecc…). Con i tempi che corrono, posti di lavoro a tempo indeterminato e con tutte le garanzie non si trovano certo dietro l’angolo.
In conclusione credo che il dibattito sul rafforzamento della presenza della Coop a Bastia non possa essere influenzato da strumentalizzazioni, che rischiano di introdurre elementi di turbativa nel mercato, perché è legittimo pensare anche che dietro certi repentini pentimenti sul Piano del Commercio, ci sia qualche grande gruppo concorrente della Coop, che aveva già messo gli occhi sulla superficie commerciale prevista all’ex Delta Fina. Sono convinto che la maggior parete dei commercianti e tutti i cittadini di Bastia, di Assisi e dei comuni limitrofi si rendono perfettamente conto delle positive opportunità che si aprono in questo territorio dal grande investimento che la Coop Centro Italia ha deliberato di fare a Bastia e non si lasceranno influenzare da critici interessati.
Silvestri Gabriele
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