«SULLA CASA progettata da Piano e Rice noi non abbiamo titolo». Mentre vengono giù gli ultimi pezzi degli essiccatoi dell’ex tabacchificio Giontella e i lavori di ristrutturazione dell’area del Quadrilatero entrano nel vivo per la costruzione di un ‘polo sanitario’, il sindaco Stefano Ansideri così commenta il destino della ‘casa evolutiva’ ormai vuota: «Sta alla Asl 2, proprietaria di quel fazzoletto di terra e all’impresa che detiene tutto il resto dell’area decidere che cosa fare dell’ex casa famiglia, con una contrattazione tra privati. Del resto si sarà resa conto delle condizioni di precarietà dello stabile, indatte a persone con problemi psichici. Poi si tratta di una sorta di Jolly box, una costruzione veloce in cemento armato: se ci fosse stata qualche possibilità che questi soggetti con difficoltà rinsavissero quello era il posto meno adatto per lasciarli».  Gli utenti invero ci sono stati per 30 anni. Ma qual è la destinazione d’uso della particella dell’ex casa famiglia? «Fa parte dell’ambito complessivo della zona in ristrutturazione. Per questo c’è un progetto della proprietà ternana di sistemare l’intera area. So che l’Asl ha chiesto all’ufficio tecnico erariale di stimare il valore della sua proprietà, ma come le dicevo il Comune non c’entra».
Non potete imporre una tutela artistica? 
«Sulla tutela artistica non me la sento nemmeno di imbarcarmi. Comporterebbe un’acquisizione da parte del Comune e non sono tanto gli interventi per rimetterla a nuovo a preoccupare. Il problema è un altro: sapendo che i soggetti psichiatrici non ci possono più stare, che cosa ci facciamo?»
Posto che la storica piscina progettata da Fringuelli è stata già distrutta, nell’area ci sono altre tracce d’interesse artistico architettonico.
«Dei mosaici che ci sono nel Quadrilatero ha già tenuto conto l’impresa di ristrutturazione».
E a far conoscere gli archivi Giontella, ora alla ‘Deltafina’ di Ospedalicchio, ricchi di il materiale fotografico e documenti come il carteggio tra Giontella e Porcinai, avete mai pensato?
«Abbiamo già scritto una lettera alla direzione aziendale. Loro sono disponibili, ma per il momento bisogna attendere. L’archivio storico comunale è troppo piccolo e c’è bisogno d uno spazio adatto. Forse dovremmo costruirlo».
Servirebbe una biblioteca, uno spazio multifunzionale: la ‘casa evolutiva’ sembrerebbe ideale.
Marta Gara
 
 Nazione-2010-05-09-Pag08

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comments (1)

  • Con la demolizione della piscina “Eden Rock”e la ristrutturazione ??? di (Giontella) ex Deltafina,tutto il comparto è stato compromesso e ogni logica architettonica ambientale in rapporto con la persona, ha preso una brutta piega, varianti di varianti che modificano il piano precedente, programmi rivoluzionati a seconda dei calcoli di resa, metri cubi a volontà che ogni mese non sembrano bastare e si cerca con varianti di aggiungere, modificare , moltiplicare. Si è formata una “CROCIATA” a difesa di queste “Unità evolutive” realizzate dal grande architetto ” RENZO PIANO”. (mio algrado) sono daccordo con coloro che non vogliono demolire questo “segno architettonico solo per un motivo: salvaguardare questo spazio ad ogni costo, per impedire ai “mattonari” di realizzare un altro tremendo “ecomostro” che eliminerà l’ultimo pezzetto di verde in una zona oramai perduta.

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