Il Piano di recupero urbanistico dell’area Franchi, nonostante la complessità della situazione ambientale, va avanti dopo aver imboccato la strada giusta.

Dal 2013 (anno di approvazione definitiva del PAIM) alcuni hanno urlato ai quattro venti, più volte che il Paim Franchi non sarebbe mai partito, invocando a sostegno di questa tesi una volta il problema dell’inquinamento, un’altra volta il PAI, e così via.

Oggi, il cantiere è aperto per la realizzazione di un opera che con modalità innovative, usate anche in altre regioni d’Italia, potrà dare risposte alle esigenze abitative di coloro che hanno difficolta di accesso al libero mercato degli immobili a causa, soprattutto, dei problemi che incontrano, per mancanza di un lavoro stabile ad ottenere un mutuo. Inoltre, questo intervento contribuisce a dare un assetto definitivo a una parte importante e strategica per la città di Bastia Umbra, in quanto l’area Franchi è a ridosso del centro storico.  L’inizio dei lavori della residenza Social Housing costituisce la garanzia di realizzare il sottopasso di via Firenze, atteso ormai da più di trenta anni, proprio perché il ritiro dei permessi e l’inizio dei lavori fanno scattare l’obbligo di realizzazione a carico del soggetto attuatore dello stralcio 2 del piano, relativo alle palazzine Social Housing, insieme ad altre opere di urbanizzazione. Tutti gli interventi di urbanizzazione previsti sono garantiti da una fidejussione di oltre 5 milioni di euro.

Prima di iniziare i lavori del sottopasso è necessario costruire l’argine sul Tescio, come ha prescritto l’Autorità di bacino del fiume Tevere, e non ci sono dubbi che l’opera già interamente finanziata, anche con il contributo della Regione dell’Umbria il cui iter autorizzativo è in corso, avrà tempi piuttosto rapidi. Non appena l’Argine sarà stato collaudato, potranno iniziare i lavori del sottopasso, il cui permesso a costruire è incluso nel documento che il Comune ha rilasciato al soggetto attuatore per la realizzazione dello stralcio n 2., che si è assunto l’onere anche di costruire il sottovia ferroviario.

Contrariamente alle “cassandre”, già smentite dai fatti in passato, riteniamo che la città abbia raggiunto un importante traguardo, grazie al quale Bastia Umbra potrà superare in modo definitivo la situazione attuale che vede il proprio territorio spaccato in due parti dalla barriera della linea ferroviaria e da un fastidioso passaggio a livello.

Il percorso di concretezza realizzativa è avviato per arrivare, quanto prima possibile, ad uno degli obiettivi che stanno a cuore ai nostri concittadini per rendere la città più vivibile e accogliente.

I GRUPPI DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE

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