Bastia

“L’Imu sulla prima casa l’abbiamo abbassata”

Il sindaco Marcantoni ribatte alle accuse di Schippa che aveva criticato l’aumento dell’imposta
BETTONA Continua il dibattito sull’imposta municipale unica (Imu) aperto dal consigliere del Prc Gianluca Schippa che in questi giorni ha criticato la scelta dell’amministrazione di portare l’Imu “al 10 per mille quando invece poteva essere ridotta al 4.6 per mille”. “I numeri si riferiscono all’imposta sulle seconde case – sottolinea il sindaco Lamberto Marcantonini – perché l’Imu sulla prima casa è stata fissata al 3.9 per mille”, ovvero poco al di sotto dell’aliquota ordinaria indicata dal governo centrale.Per le prime case, infatti, il Comune ha la facoltà di diminuire o aumentare l’aliquota ordinaria, fissando l’imposta tra il minimo consentito del 2 per mille e il massimo del 6 per mille. Per tutte le altre proprietà (seconda casa, negozi, uffici, fabbricati e via dicendo) il Comune può invece variare l’aliquota ordinaria, fissata al 7.6 per mille, da un minimo del 4.6 per mille ad un massimo di 10.6 per mille.“L’aumento al 10 per mille sulle altre case – spiega Marcantonini – è dettato da necessità finanziarie. Poiché lo Stato preleva il 3.8% delle entrate percepite dall’imposta sulle seconde case, si è reso necessario un aumento per far quadrare il bilancio del Comune. Abbiamo preferito ammortizzare l’imposta per la prima casa, mantenendola al 3.9 per mille per non gravare sulle famiglie. Se, infatti, fino al 2008 le famiglie pagavano in media 150 euro di Ici sulla prima casa, oggi pagheranno in media meno di 100 euro di Imu. Inoltre abbiamo introdotto una soglia di esenzione minima grazie alla quale tutte le famiglie (circa un centinaio) che avrebbero dovuto pagare un’Imu inferiore a 20 euro saranno esentate dal versamento dell’imposta”.
Sara Caponi

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