Bastia

L’imprenditore Degli Esposti svela «la ricetta» del suo successo agonistico

Ezio, campione di nuoto ‘over 70’  EZIO DEGLI ESPOSTI 76 anni, di Bastia Umbra, imprenditore di successo e sportivo fin dalla nascita. Descrivendo la sua storia, che lui stesso ci racconta, sembra trovarci di fronte ad una situazione inusuale per il mondo sportivo per come viene interpretato nella nostra cultura di liberi cittadini, ma ancora con tanta strada da fare specialmente sul versante della pratica sportiva. Infatti Degli Esposti ha sempre praticato sport fin da bambino, ma mai agonistico. Anzi ha iniziato a disputare gare ufficiali amatoriali verso i 70 anni con il nuoto. Una storia d’altri tempi, direte, eppure vera e semplice scritta ed interpretata da un attore che lo sport lo conosce come pochi perché lo ha vissuto da dentro con il piacere ed il gusto di praticarlo senza pensare ai risultati.  Quando è iniziato il suo rapporto con lo sport? «Fin da bambino. Le mie prime palestre sono state la piazza della parrocchia con il pallone di pezza, ed il Fiume Chiascio dove ha fatto le prime nuotate». Quali sono le discipline sportive che più la hanno affascinato? «Adesso il nuoto che pratico agonisticamente, ma ancora vado anche a sciare. Da giovane ho praticato calcio, podismo, pallanuoto, ma sempre a livello amatoriale senza partecipare a nessun campionato di riferimento».  Secondo lei la scuola fa qualcosa su questo argomento? «Proprio niente. Ma è colpa anche dei genitori che portano i propri figli nelle società sportive fin da piccolini e poi si scannano tra di loro se il proprio figlio non diventa un campione. Bisogna sapere che fino a 12 anni lo sport deve essere insegnato come un gioco altrimenti si rischia di creare dei danni fisici e morali al ragazzino. Solo la scuola può sopperire a questa grave carenza della nostra società attuale. Dovrebbero essere i genitori a pretenderlo. Invece accade il contrario». Ezio Degli Esposti vive lo sport anche dal versante dirigenziale. Quali sono stati i suoi maggiori impegni? «Torniamo indietro di 40-45 anni fa quando ero dentro la Fidal prima come giudice di gara, poi responsabile regionale prima e nazionale poi, nel settore del podismo. Adesso sono presidente di Nuoto Club e Sci Club Bastia Umbria».
Le piace molto anche organizzare, vero?
«Credo di essere stato, se non il primo, tra i primi ad organizzare in Umbria le corse podistiche. La stessa Grifonissima fu una mia idea che poi sviluppò la Libertas di Perugia con Carloni».
Torniamo all’agonismo natatorio. Quanto si allena ogni settimana?
«Due, massimo tre volte. E resto in piscina ogni volta per circa 45 minuti».
Non è troppo pooco per un agonista?
«Lo sport deve far bene, ed anche se agonistico non si deve mai superare la soglia delle proprie possibilità».
Per fare sport bisogna condurre uno stile di vita particolare?
«Io mangio tutto con moderazione, non bevo vino anche se non disdegno un grappino, ma solo quando vado in montagna a sciare, ho smesso di fumare che sono passati 40 anni. Sto bene. Una vita che consiglio a tutti».  
 
 — PERUGIA —

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