BASTIA UMBRA (al.ga.) – Vendita della stampa quotidiana e periodica. Mentre la maggioranza di centrodestra si è già espressa in modo favorevole rispetto all’adeguamento della disciplina comunale circa i principi di liberalizzazione e semplificazione amministrativa, il gruppo consiliare d’opposizione del Partito democratico ribadisce il proprio punto di vista. “Siamo contrari alla liberalizzazione delle licenze e non perché condizionati da una mentalità provinciale, quanto perché troviamo che non si sia raccontata la verità. L’assessore Fratellini, illustrando la pratica, ha detto che il decreto legge del 4/07/06,impone l’obbligo di adeguamento ai principi e alle disposizioni in esso contenuti e che, la norma statale, è incompatibile con l’ordinamento comunitario. Questo vuol significare che le amministrazioni,a suo dire, non sono più tenute ad avere un regolamento comunale in merito alla vendita di quotidiani e periodici, nel rispetto delle indicazioni date dalle regioni, e che in caso contrario, le amministrazioni, di fronte ad un ricorso, sarebbero tenute a pagare sanzioni. Forse l’assessore ha tralasciato qualche particolare: ovvero che il decreto legge recante attuazione delle direttive 2006 del parlamento europeo, di fatto escludeva i rivenditori di giornali in quanto,pur essendoci la liberalizzazione del mercato, in questa fetta di commercio non esiste concorrenza perchè sulla stampa ci sono i prezzi impostidagli editori. Inoltre non si è preso in considerazione neanche il fatto che il governo ha stilato un verbale d’intesa con il sindacato nazionale giornalai d’Italia, nel quale viene stralciata la legge 71 del decreto con relativa eliminazione della lettera c. Viene anche cancellato l’articolo 85 che prevedeva l’abrogazione dei piani di localizzazione comunale e della concertazione con le associazioni di categoria”.