BASTIA UMBRA – Sala gremita quella dove ieri sera si è svolta l’assemblea popolare sul tema “Dalla Ex Deltafina quale futuro per Bastia?”, indetta dai Comitati cittadini (Ex Giontella e Mezzomiglio). All’incontro hanno partecipato molti cittadini, segno evidente che se si stimola la partecipazione nel modo giusto, la risposta c’è; le assemblee sono molto partecipate. Sui banchi riservati ai componenti della Giunta i rappresentanti dei due comitati e il Sindaco, mentre gli altri attori della politica locale si sono sistemati nei posti di solito riservati al pubblico; un ribaltamento di ruoli che ha favorito il dibattito caratterizzato da molti interventi dei cittadini, grazie anche al rigido rispetto dei tempi (5 minuti) scanditi da un inesorabile timer proiettato sullo schermo. Ha aperto il confronto Ciotti ripercorrendo gli avvenimenti degli ultimi mesi: la nascita dei due comitati, la raccolta di firme che ha superato quota 4.500, la marcia di protesta che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone , risultati mai raggiunti nella storia del nostro comune, per concludere con l’affollata assemblea che mantiene le promesse fatte dai presidenti in piazza Mazzini il 15 settembre. Per quanto riguarda i contenuti del confronto, gli interventi hanno ribadito gli interrogativi da tempo alla ribalta: dalla cancellazione delle scuole ai problemi che potrebbero aggravare il sistema della viabilità in assenza della chiusura dell’anello della circonvallazione con il completamento della rivierasca e il sottopasso di via Irlanda. Su quest’ultimo è emersa una contraddizione, tra l’assessore Marchi che ne prevede la realizzazione in un prossimo futuro e Pecci (DS) che ne rileva l’inutilità, individuando una soluzione alternativa da realizzare in collaborazione con il comune di Assisi. Una “doccia fredda” per il centrosinistra, è arrivata dall’ex sindaco Brozzi che tra l’altro, dichiarava: “Bisogna riportare il dialogo sul giusto piano del confronto, perché quello in corso oggi danneggia la città…[] c’è una soluzione che mette tutti d’accordo, un intervento pedonale in via San Rocco e il sottopasso di via Irlanda perché è questo che vuole la gente ed è anche una scelta di buon senso… [] il progetto dell’area ex Deltafina approvato nel ’96 era quanto di meglio si potesse prevedere in quell’area… non si possono sostituire i volumi destinati alla scuola con il commercio, non lo permette la legge, non si può e non si deve fare.” Il dibattito, anche se animato è stato molto corretto e ha dato modo ai cittadini di rivolgere domande e ascoltare gli interventi sia dei rappresentanti della maggioranza (Sindaco, Marchi, Tabarrini, Pecci, Antonini, Cesaretti) sia dell’opposizione (Livieri, Mantovani, Aristei, Mencarelli, Caimmi). Molto interessante il ragionamento del dott. Ciuffetti, rappresentante di una associazione che si occupa di archeologia industriale che ha indicato come, nel recupero delle aree industriali dimesse, vada tutelato il manufatto destinandolo soprattutto a utilizzi di carattere sociale come scuole, musei, uffici pubblici. Non è vero che i centri commerciali riescono sempre a garantirne il giusto recupero. Interventi numerosi anche dal pubblico hanno reso la serata molto interessante, tant’è che oltre la mezzanotte la sala era ancora gremita.
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