Tesa assemblea tra l’amministrazione e 200 cittadini per la vendita dell’immobile
Comitato e opposizioni:“Così si uccide l’anima della frazione ”
ASSISI (fla.pag.) – Un’assemblea tesa, a tratti anche concitata fin quasi a sfiorare la rissa, con l’amministrazione al gran completo (coadiuvata dall’ingegner Stefano Nodessi) a parlare della riqualificazione di Viole d’Assisi cercando di non dirottare il discorso sulla vendita dell’ex scuola (che, è parso di capire al termine della concitatissima serata, avverrà comunque). L’amministrazione ha presentato a circa 200 cittadini il progetto di riqualificazione del campo sportivo (con un primo finanziamento già disponibile di 250.000 euro) che include anche i nuovi spazi per la Pro loco di Viole per circa 140 metri quadrati (più, in seconda fase, gli ex spazi a servizio ora utilizzati dalla società sportiva), mentre per quanto riguarda la piazza di Viole, trovato un punto di raccordo sul piano urbanistico tra Comune e Provincia, la piazza sarà oggetto di una riqualificazione che includerà uno spazio per attività socio culturali (il progetto sarà presentato tra una mesata circa). Tre i rilievi principali del comitato contro la vendita delle ex scuole: la piazza è in alto mare, i lavori del centro polifunzionale non inizieranno prima del nuovo anno, mentre il privato che si aggiudicherà l’asta pubblica diventerà proprietario dell’immobile dal 22 novembre prossimo. Il rischio, insomma, è quello di uccidere la vita sociale della frazione, che ha il suo quartier generale all’interno dell’ex scuola (che sarebbe in parte inagibile). Alla serata erano presenti anche alcuni consiglieri di minoranza, che attendono ora di sapere quando verrà calendarizzato il loro ordine del giorno relativo alla cancellazione dell’immobile di Viole dal piano delle alienazioni, un punto che – come già avvenuto poche settimane fa, quando si era votata una sospensione della vendita disattesa però dal sindaco – potrebbe trovare il ‘gradimento’ di alcuni esponenti della maggioranza. La volta scorsa furono Lucio Cannelli (che recentemente avrebbe confermato all’opposizione la sua contrarietà alla vendita) e Evian Morani, che ribadisce “l’errore di vendere la scuola di Viole, una vicenda che ha portato solo due cose buone: il risveglio della coscienza civica dei cittadini, ed i 250.000 euro che l’amministrazione ha trovato anche senza vendere l’immobile”. “L’amministrazione – secondo i consiglieri Claudia Travicelli e Franco Matarangolo – non ha fatto questa assemblea per parlare con i cittadini, ma solo per convincerli della bontà delle sue scelte, che sono però sbagliate”.
Corriere-2010-10-13-pag21