Bastia

L’ex conservificio Lolli approda in Procura

Forza Italia di Bastia invia un fascicolo per avviare le indagini sullo stabile


Presentato anche un esposto alla Corte dei conti


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Il gruppo consiliare di Forza Italia – Cdl, ha inviato ieri un nutrito dossier (oltre 90 pagine) alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per denunciare un presunto illecito urbanistico – edilizio conseguente al rilascio da parte del Comune di un permesso di costruire nell’area un tempo occupata dal Conservificio Lolli. Viene inoltre denunciata la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione convenzionate. Secondo i consiglieri di Forza Italia, il Comune di Bastia Umbra avrebbe rilasciato alla Modulo S.r.l. il permesso di costruire la residenza “La Rocca”, di cui è in fase di realizzazione il secondo stralcio, basandosi su una cartografia che non tiene conto dell’osservazione presentata da un privato e accolta dal consiglio comunale. Una circostanza per altro già comunicata a settembre dai denuncianti al sindaco ed al responsabile del servizio Edilizia municipale il quale, con ordinanza, dispose la sospensione per 30 giorni dell’esecuzione del permesso a costruire in attesa dei necessari accertamenti. “Entro il termine previsto dal provvedimento di sospensione – denunciano i consiglieri di Fi – , l’amministrazione comunale non ha predisposto le dovute indagini al fine di verificare la conformità del permesso di costruire, né ha ritenuto opportuno prorogare il divieto dell’attività edificatoria.”. Relativamente alle opere di urbanizzazione previste nella convenzione stipulata il 1 agosto 1995 si ipotizzano una serie di infrazioni in quanto gran parte delle opere di urbanizzazione previste non sarebbero state realizzate o non sarebbero fruibili al pubblico. “Il verde pubblico previsto non è stato realizzato – fanno notare i consiglieri azzurri – . Ai sensi del-l’articolo 3 della convenzione le opere di urbanizzazione e la sistemazione dell’area scoperta previste dal piano di recupero dovevano avvenire secondo le previsioni del piano stesso ed in base ad uno specifico progetto esecutivo da sottoporre ad approvazione della commissione Edilizia e comunque, in accordo e secondo le indicazioni che l’ufficio tecnico comunale avrebbe voluto fornire. Il progetto invece non è stato mai presentato e in sua assenza non si capisce come l’amministrazione comunale potrà valutare l’adeguatezza delle opere e delle aree a destinazione pubblica che dovrà prendere in consegna”. Vista l’incompleta attuazione nei termini previsti, il piano di recupero dell’area in questione, secondo i denuncianti, dovrebbe ritenersi automaticamente inefficace con il conseguente obbligo dell”amministrazione comunale di farsi carico delle opere di urbanizzazione non realizzate”.

Exit mobile version