nel rispetto, comunque, del ruolo che ricopre all’interno del Suo partito (anche se recentemente, in occasione delle primarie, la Sua linea di indirizzo è risultata sconfitta), voglio farLe notare, visto che non lo ha fatto prima, che i manifesti di cui parla, riportano in calce che la stampa degli stessi è avvenuta a totale carico dei componenti la Giunta e la Maggioranza, come recentemente anche per altri.
Scusi se porgo l’attenzione su questo particolare, ma viste le Sue considerazioni successive, Le ricordo che questa Amministrazione mai ha sperperato soldi dei Cittadini e mai lo farà, avendo chiaro lo spirito di servizio che anima tutti i suoi componenti, i quali, tanto per fare un esempio, non utilizzano di solito i mezzi comunali e non ricevono rimborsi in occasione delle numerose trasferte connesse all’attività istituzionale.
Mi spiace dover constatare che è Lei ad essere fortemente concentrato sull’attuale campagna elettorale, la quale, mi creda, nulla ha a che fare con l’attività amministrativa mia e dei miei Assessori, più interessati alla miglior gestione del Comune di Bastia Umbra.
Lascio ai “Bastioli”, che sicuramente sanno fare correttamente “due più due”, le considerazioni su quello che ancora una volta, rappresenta uno sterile e sciocco modo, da parte del PD, di muovere critiche alla maggioranza, cercando di mettere in secondo piano gli importanti risultati che, seppure in un periodo estremamente difficile, riesce a conseguire.
Risultati, come quelli riferiti all’IMU 2012, comunicati ufficialmente dal Ministero e non frutto di interpretazioni di parte.
Non siamo abituati a dire bugie ed è per questo che si sta valutando una eventuale azione giudiziaria volta a verificare se, quanto riportato nel Comunicato ufficiale del PD di Bastia Umbra (“Non si può continuare a dire bugie ai cittadini”) possa costituire lesione della dignità dell’Amministrazione e dei suoi singoli componenti.
Termino, augurando al Suo partito, come a tutti gli altri partiti impegnati in questa campagna elettorale, di poter risolvere, qualunque di essi sia chiamato al Governo dell’Italia, i gravi e pressanti problemi che assillano la Società di cui tutti noi facciamo parte.
Il SINDACO
Stefano ANSIDERI
Bastia Umbra, 22 febbraio 2013
Ufficio Staff del Sindaco
Ed il Brozzi ….. è servito !!
Bella la definizione :
“all’ interno del Suo ( possessivo ) partito ”
Interessante il passaggio:
( anche se recentemente, in occasione delle primarie, la Sua linea di indirizzo è risultata sconfitta )
CIE SENTE CERQUA ! ! !
Chi non accetta le critiche non può pensare di farle agli altri, e ricorrere al solito modo di dire valuteremo se ci sono le condizioni per fare cosa?
Caro bastiolo doc, qui non si tratta di semplici critiche. L’accusa di mentire ai cittadini in sé configura il reato di diffamazione, che si aggiunge a quello di calunnia relativa all’accusa di aver pagato un manifesto a favore di una parte politica con soldi pubblici, con l’aggravante del mezzo della stampa. L’ex sindaco di Parma è stato incriminato per aver fatto manifesti elettorali con soldi pubblici. Zeppavagoni e il suo incauto entourage hanno fatto veramente una bella mossa. Quanto alla valutazione se sia il caso di querelare, deciderà la parte offesa.
Sig. Sindaco non si arrabbi più, è palese che qualcuno di costoro non sa leggere, visto come ha scritto alcuni interventi su questo blog . Come dice Lei, sono stati sconfessati anche nelle primarie, ma purtroppo lì restano.
Brozzi…..Tu sei la fortuna di ANSIDERI…..GrandEEEEEEEEEEE!
E come mai la riposta istituzionale del Sindaco non è pubblicata nel sito istituzionale ma in quello privato/poltico di bastia.it?
E come mai la risposta istituzionale del Sindaco compare in un sito privato/politico e non in quello istituzionale??
La battaglia politica non può avere la spada di Damocle della censura e della denuncia, e questo è un principio sacro.
Quanto al problema invece, quì non siamo in presenza di battaglia politica su dei contenuti ma Zeppavagone sostiene che sono stati spesi soldi pubblici per fini elettorali dalla maggioranza e dal sindaco.
Ora se questo è vero vi è un problema serio per la magistratura ma se ciò non è vero ( ed è questa seconda ipotesi che sembra essere realistica ), beh allora Zeppavagone ha denunciato il falso.
Ora in politica, come in amore, tutto è lecito ma vi è un limite che è quello della verità dei fatti e se questo qualche persona lo supera allora la denuncia agli organi competenti E’ SACROSANTA anche politicamente parlando.
Quindi mi appare legittima la volontà del Sindaco che va a tutela oltre che della verità anche della sua persona ma soprattutto dei suoi collaboratori siano essi assessori o consiglieri. Egli ha questo obbligo etico e morale quindi penso sia obbligato ad intraprendere la via legale.
In questi ultimi tempi si nota un certo nervosismo da parte del Primo Cittadino Dott? Ansideri e della maggioranza da Lui presieduta, al punto di minacciare querele per un improvvido autogol del maggior partito di opposizione. Forse bisognava querelare coloro che lavando le scale del Palazzo Municipale con la varichina offendevano l’onestà e la dignità di chi li aveva preceduti? Noo! diciamo che quello fu un improvvido atto goliardico.
Forse non si sopporta la pressione politica? Forse non si tollera il diritto/dovere della minoranza di vigilare e quindi di indirizzare la gestione della Cosa Pubblica verso atti amministrativi che tutelano l’interesse generale della Comunità che si governa? Questa…è la Democrazia!