Bastia

LETTERA AGLI ELETTORI



 



COORDINAMENTO COMUNALE DI  BASTIA UMBRA


Sito web  www.Bastia .it       email   ForzaItalia@bastia.it


 


 


Lettera aperta del Coordinatore Comunale di Forza Italia agli elettori


 


 


“STIAMO LAVORANDO AFFINCHE’ FORZA ITALIA SIA PROTAGONISTA E ARTEFICE DEL FUTURO DI BASTIA “


 


Care Amiche, Cari Amici,


Circa tre anni fa sono stato eletto Coordinatore Comunale di Forza Italia e ritengo giusto fare il bilancio del mio operato e discutere insieme  il futuro di Forza Italia, delineando i possibili profili del suo percorso di crescita in vista delle prossime elezioni amministrative.


Prima, però, permettetemi una piccola premessa.


Forza Italia, nata da una grande intuizione e dal coraggio morale e politico di Silvio Berlusconi, superata la lunga “traversata del deserto”, è oggi il primo partito italiano ed è forza di governo.
Questo ruolo le affida la grandissima responsabilità di essere una incisiva protagonista, sul piano politico e culturale, in grado di portare a compimento quella svolta storica, epocale, iniziata con la caduta della cosiddetta Prima Repubblica.Forza Italia è nata dalle macerie provocate dal quel fenomeno che passa sotto il nome di “mani pulite”, che decretò la fine dei partiti storici liberali e democratici, facendo piombare il Paese in un clima forcaiolo ed intimidatorio, di marasma istituzionale, di delegittimazione della politica.Certamente il fenomeno “mani pulite” operò in un terreno fertile.I partiti tradizionali, svuotati ormai di significati profondi e condivisi, dilaniati da continue lotte intestine delle correnti, più interessati al potere fine a se stesso ed alle clientele, che non al buon governo e alle esigenze degli Italiani, non raccoglievano di certo il favore dei cittadini.
Forse questi partiti sarebbero comunque scomparsi, minati da un lento, ma inesorabile processo di consunzione.”Mani pulite” diede loro il colpo di grazia.Silvio Berlusconi, con la grande intuizione di Forza Italia, ebbe il merito storico di impedire che la caduta travolgente e repentina della prima Repubblica si ripercuotesse in maniera deleteria sulla nostra società.Questa indebita intromissione tuttavia non gli fu mai perdonata: la sua “invenzione imprevista ed imprevedibile” aveva mandato in fumo un progetto a lungo accarezzato e preparato dalla sinistra nelle sagrestie di partito e di palazzo, bloccandolo quando ormai i suoi artefici ne pregustavano il successo incontrastato. Da allora, Silvio Berlusconi e Forza Italia sono divenuti il “male personificato”, l’oggetto da eliminare dal panorama politico.


 


Fare opposizione politica  a Bastia


Sicuramente non è facile! Lo stiamo sperimentando sulla nostra pelle, a quale grado di furore sia giunta la persecuzione contro gli Esponenti di Forza Italia. Ma, nonostante tutto Forza Italia nella nostra città è cresciuta, si è radicata nel territorio, si è radicata nel cuore degli uomini liberi.Forza Italia oggi è il secondo partito più votato dai Bastioli e si trova di fronte alla grande responsabilità di potere e dovere influire sul destino politico di Bastia. Nella sinistra di Bastia, la disputa politica è ormai degenerata in una lotta di sopravvivenza in cui le tensioni ideali e morali sono depresse. Vengono al pettine i gravissimi nodi, frutto dell’incapacità amministrativa e politica di tanti anni di Governo di centrosinistra. Siamo consapevoli che soprattutto il partito ex e post comunista può ancora contare, anche se in misura sempre minore, su di un apparato che supporta le attività politiche ed istituzionali con un’esperienza che gli deriva da decenni di formazione e di militanza.
Altrettanto bene sappiamo che oggi questo modello di partito, fortemente burocratizzato e centralista, è inattuale e, fortunatamente, è sulla strada del tramonto. Siamo tuttavia altrettanto consapevoli che un partito, pur snello come il Nostro, deve saper articolarsi in modo tale da soddisfare gli impegni nei confronti degli iscritti, degli elettori e dell’intera collettività, nonché di portare a compimento i progetti e gli obiettivi, che si è prefissato.


In vista della prossima tornata elettorale ci vuole un partito forte, coeso e fortemente motivato da idealità ed obiettivi comuni. Per poter essere pronto al Governo della Città, questo stesso partito deve conoscere in modo chiaro quali siano i filoni condivisi della propria missione politica. Deve saper responsabilmente assumersi nei confronti degli alleati, quel ruolo che gli è proprio, ossia di capofila della coalizione, per far sì che le idee e i programmi di Forza Italia siano realizzati così come ci chiedono gli elettori.


Per radicarsi maggiormente sul territorio, questo partito deve acquisire ed attirare sempre più consensi, sia per la credibilità del proprio messaggio, della propria politica e della qualità amministrativa, sia per la capacità, la competenza e lo spirito degli uomini e delle donne che lo guidano.


Per mostrare il volto nuovo e pulito della propria attività politica ed istituzionale, questo partito deve promuovere a Bastia politiche che, in sintonia con quelle nazionali, rispondano immediatamente alle esigenze della collettività, mettendo al centro di ogni azione il benessere dell’individuo e il soddisfacimento dei suoi legittimi bisogni, in una ottica di buon governo che riporti il Cittadino ad avere fiducia nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione. Per trasmettere alla società l’idea di svolta e di cambiamento, questo partito deve combattere i messaggi propagandistici, di cui la sinistra è maestra, facendo seguire alla progettualità, la realizzazione degli impegni assunti, anche attraverso la formazione del personale politico, la condotta trasparente e la credibile attività dei futuri (speriamo) propri amministratori. Può Forza Italia di Bastia, oggi, con le energie che si ritrova, con il modello organizzativo e con le risorse umane e materiali di cui è dotata imboccare con successo un percorso così impegnativo?


Personalmente ritengo il nostro Partito propugnatore e detentore di quei valori e di quegli ideali di libertà individuale e culturale, di democrazia politica, di stato di diritto, che hanno reso un qualcosa di unico la nostra civiltà.
Valori ed ideali che Forza Italia ha assorbito dalle tradizioni culturali e politiche storicamente più significative e nobili della storia del nostro Paese (quella cattolica, laica, liberale, socialista-riformista e democratico-repubblicana), lasciandosi però definitivamente alle spalle la degenerazione delle continue mediazioni bizantine, del teatrino della politica, delle formule complicate e prive di significato per la maggioranza delle persone, utili solo a nascondere accordi ed inciuci fra correnti di uno stesso partito o addirittura fra partiti solo apparentemente antagonisti.


E’ indispensabile prevedere una evoluzione del modello organizzativo del partito,  privilegiando un modello federalista ed adeguare regole e meccanismi per selezionare e formare la classe dirigente: vedi composizione della lista elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative..
Importante sarà il dibattito al nostro interno su questi temi, per fare tesoro degli errori del passato, spesso determinati dalla concitazione degli eventi, o dall’urgenza, che non lascia spazi alla riflessione ed evitare così frustranti battute d’arresto.
Sono anche certo che la forza di questo partito sia determinata dall’apporto dialettico delle varie anime e delle sensibilità che vi si riconoscono.
Ma sono altrettanto fortemente convinto che, nell’ottica del cambiamento, sarebbe dannoso il permanere in questo partito di vecchie logiche che privilegiassero il senso di appartenenza del singolo ad una di queste anime, rispetto al bene comune, cioè al bene di Forza Italia. Il rischio sarebbe quello di frammentare il nostro Partito, di renderlo più debole, meno credibile e determinato. Questo, finché il sottoscritto rimarrà alla guida del partito, non accadrà. Noi Azzurri siamo tutti portatori di valori, magari anche eredi di tradizioni nobilissime che hanno fatto il bene dell’Italia. Oggi però, permettetemi di dirlo, dobbiamo sentire l’orgoglio di affermare: io sono di Forza Italia.


Non ripercorriamo strade, che hanno già segnato in maniera negativa la vita democratica di questo Paese.
Non cerchiamo contendenti, dove ci sono solo amici e compagni di strada.Il nostro cammino è più alto, la nostra missione più nobile, la nostra motivazione più ideale, il nostro compito più difficile: non bisogna sprecare inutili energie. Noi possiamo e dobbiamo guardare avanti. Ed è per questo che ritengo fondamentale che Forza Italia proponga e si renda interprete di un nuovo modello culturale. C’è stata una occupazione sempre crescente da parte di una dottrina totalizzante, imbevuta di cultura marxista, intollerante, illiberale e dogmatica, che ha avuto la pretesa di monopolizzare l’idea di progresso e di dare patenti di legittimità democratica, basandosi su una delirante convinzione di una propria supposta superiorità culturale e morale.


Ci deve essere una grande determinazione ed una profonda consapevolezza in noi: quella di conquistare il Governo della Città!
Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare, insieme agli alleati del Polo, per l’obiettivo comune di interrompere i tanti, troppi anni di egemonia della Sinistra.


Non ci lasceremo intimidire dai detrattori, dai grilli parlanti, dai falsi profeti, dai sedicenti nuovi guru, che barattano il benessere dei cittadini ed il futuro della Città con un attimo di gloria che gratifichi il loro ego troppo dilatato.
Non lasciamoci deprimere troppo dall’eccesso di critica, autodistruttiva, che ci proviene da ambienti a noi vicini.
Non siamo un partito delle cosiddette élite culturali o economiche.
Non ci sentiamo gratificati dal guardare la gente dall’alto della torre d’avorio di una supposta superiorità morale e culturale.
Non ci interessano i salotti radical chic.
Non ci interessano i ritrovi per adulti del ceto buono, rimasti inesorabilmente fanciulli nei loro girotondi.


Noi vogliamo stare tra la gente, siamo il partito della gente: degli umili, con i loro piccoli bisogni; degli esclusi, che guardano a noi con speranza; degli intellettuali e dei professionisti, che aspirano ad una società più libera e stimolante; dei lavoratori, che vogliono trovare soddisfazione e motivazioni nella propria attività; degli imprenditori, che per operare hanno bisogno di una burocrazia meno asfissiante; dei sofferenti, che vogliono poter scegliere come e dove curarsi, delle persone per bene.


Noi siamo il partito dei giovani, che non accettano di essere intruppati ed omogeneizzati e che non scambiano la libertà con la licenza di suicidarsi con le droghe o di vivere nello stordimento abbruttente dell’emarginazione.


Noi siamo il partito di chi pretende che tutti gli apparati dello Stato siano giudicati per la professionalità e per l’efficienza.


Noi siamo il partito di chi non tollera più il parassitismo negli ambienti pubblici e le carriere costruite su titoli che nulla hanno a che fare con la meritocrazia.


Noi siamo il partito di questa gente, ci sentiamo parte di questa gente, e non possiamo, né dobbiamo deludere le loro aspettative.


 


la svolta storica


Il mio auspicio è che le elezioni amministrative del 2004 segnino una svolta storica a Bastia.


L’estate prossimo dovrà annunciare l’inizio un processo di cambiamento rispettoso delle regole della democrazia.


Una svolta necessaria per chiudere definitivamente con la vecchia politica, con i suoi riti, le sue formule stantie, i libri dei sogni, le promesse non mantenute, ed iniziare un nuovo percorso, un nuovo modo di fare politica, come in altri Comuni umbri


Nella nostra Bastia c’è oggi una coalizione di interessi e di forze che possiede strumenti importanti in grado, se non smascherati e disarmati, di attuare scelte scellerate che produrranno danni irreversibili..


C’è una sinistra che forse non ha ancora acquisito quel livello minimo di democrazia da apprezzarne le regole non solo quando è lei a vincere, ma anche quando a vincere è l’avversario.


C’è una sinistra che utilizza tutti i canali, per manipolare la realtà a seconda delle circostanze e delle convenienze.


C’è una sinistra che non solo non fa i conti con il proprio passato, sostenuta anche da una storia compiacente, ma che non si assume neppure la responsabilità degli enormi guasti che ha provocato in questo Comune.


Il voto del 2004 deve costituire una ventata di novità, ha l’obbligo di interrompere questa spirale perversa.


Ma il vento DEVE cambiare.


Tanti settori della società, più autonomi ed indipendenti, hanno capito che il modello bastiolo si sta esaurendo.
Molti cittadini, legati a partiti storici, hanno rialzato la testa, esprimendo un dissenso per troppo tempo taciuto e soffocato.
Molti bastioli hanno cominciato a capire quanto fossero disattese le loro esigenze e che la nostra Città non è più il tanto decantato paradiso in terra, propagandato dal Pci-Pds-Ds.
Oggi poi la situazione economica nazionale e regionale non consente più ai grigi burocrati le spese faraoniche di una volta.
Sono queste alcune delle ragioni che hanno condotto al cambiamento epocale nelle amministrazioni di Bologna e Parma, e di molti altri Comuni importanti.
Ma si è trattato soprattutto di un primo passo sulla strada dell’alternanza democratica, della possibilità di scegliere da chi essere governati, in base ai programmi ed alle qualità amministrative dei candidati.


Ancora difficile si prospetta il cambiamento del governo di Bastia, dove forte è la resistenza ad abbandonare il centro di un potere radicato, dove è altrettanto massiccia la resistenza degli apparati e dove vengono dispiegati in forza tutti i meccanismi possibili per mantenere il predominio.
Noi crediamo comunque che alla sinistra tutto questo non basterà per mantenere questo potere.
Non sarà sufficiente la propaganda autoreferenziale, pagata con soldi pubblici.
Non sarà sufficiente la disubbidienza istituzionale al Governo centrale.
Non sarà sufficiente la continua demonizzazione dell’avversario politico.
Non sarà neppure sufficiente chiamare a raccolta le truppe dell’apparato, delle clientele, della piazza, del movimentismo anti-sistema e anti-globalista.


Ma il vento DEVE cambiare soprattutto con il Vostro aiuto


Dal 1994, anche a Bastia, c’è stato chi ha portato alto il vessillo della libertà, che ha mostrato il volto nuovo della politica, che ha parlato dei veri diritti, che ha dimostrato come i cittadini di Bastia fossero in realtà dei sudditi.


E’ stato il primo nucleo del Movimento di Forza Italia, i cui esponenti hanno incominciato, con una puntuale opposizione e con una pubblica denuncia, a smascherare guasti e malefatte e a smantellare la roccaforte rossa. Si è trattato in principio di un manipolo di irriducibili idealisti, amanti della libertà, che hanno seguito Silvio Berlusconi, appena sceso in campo.


Ma via via sono aumentati notevolmente i consensi e si sono trovati in compagnia di un numero sempre maggiore di persone oneste e pulite, accomunate dagli stessi ideali e dalla stessa ansia di libertà, incuranti degli ostacoli e sempre più motivati a proseguire sulla strada indicata dal Leader di Forza Italia.
Sono stati anni difficili, difficili e pericolosi.
Abbiamo lavorato moltissimo, spesso in solitudine, ma dovremo fare di più, anche perché, in questa Città, più che in altre della regione, era vitale che il nostro partito sopravvivesse e si radicasse sempre di più fra la gente.
Se questo Partito oggi è rispettato ed autorevole, con un consenso che supera ogni aspettativa, lo deve a Voi, eletti, dirigenti, militanti, iscritti, simpatizzanti, che avete tenuto alta la bandiera di Forza Italia nelle situazioni più difficili.
Lo deve a Chi si impegna ogni giorno, con passione e coraggio, dentro e fuori le Istituzioni, sacrificando il tempo libero, trascurando a volte gli affetti ed il lavoro, correndo rischi in prima persona per difendere la libertà.


Chi prima, chi poi, ha provato sulla propria pelle cosa volesse dire fare politica in Forza Italia contro questo


sistema, e dover comunque vivere e lavorare in questa Città.
Un grazie di cuore a tutti Voi per quello che avete fatto fino ad oggi. Grazie per quello che farete domani.


E’ con orgoglio e soddisfazione che posso dire di avere l’onore di guidare in questa Città un Partito unito, di gente per bene, onesta, che ha scelto di uscire allo scoperto, seguendo un ideale, spendendosi in prima persona, senza più delegare ad altri il proprio futuro.


Noi ci batteremo ancora. Ci batteremo per i programmi e per le cose da fare. Ci batteremo per i cittadini e per una società più giusta. Ci batteremo per conquistare Bastia. Ci batteremo per la libertà, per il nostro Paese che amiamo, per Forza Italia, per Silvio Berlusconi.


 


Il coordinatore


Bagnetti Antonio


 


 


 

Exit mobile version