Assisi La Pennacchi replica, dati alla mano, alla Parte de Sotto CALENDIMAGGIO e polemiche: l’ente intanto ha approvato il bilancio consuntivo 2011. Contrastando così, numeri alla mano, le scelte della Parte de Sotto i cui vertici si sono dimessi in blocco per prestare contro la gestione economica dell’organismo che sovrintende la festa, mettendo a rischio lo svolgimento stesso della manifestazione. Bilancio consuntivo 2011 che, partendo da una situazione debitoria pregressa di oltre 27.800 euro, ha chiuso con un attivo di più di 4.000 euro.LA PRESIDENTE Rita Pennacchi e il consiglio direttivo hanno voluto puntualizzare la situazione economica e le contingenze che hanno condizionato il percorso che hanno compiuto in meno di un anno: dal 3 marzo 2011, data dell’insediamento, sino a oggi. «SIAMO STATI COSTRETTI a prendere coscienza, fin da subito, delle problematiche esistenti e delle difficoltà organizzative contingenti accumulatesi, per garantire la programmazione della festa nei tempi dovuti — viene evidenziato dall’ente Calendimaggio —. Ci siamo trovati ad approvare il bilancio preventivo 2011 e il bilancio consuntivo del 2010 che dovevano già essere stati approvati rispettivamente entro il 31 dicembre 2010 ed entro il 28 febbraio 2011». Evidenziati i finanziamenti ottenuti (24.500 euro dalla Regione, 40.000 dal Comune), l’ente ha voluto toccare alcuni aspetti ‘caldi’: la gestione della taverna, il rapporto con AssisiSì e relativa situazione creditoria, i risparmi fatti». E ANCORA: «Con AssisiSì è stata scelta la strada di un accordo (evitando il contenzioso) con la rateizzazione delle somme dovute; una parte delle somme è stata versata (29.500 euro) ed è stato programmato un calendario di rientro (ritenuto soddisfacente dalle due Parti) per un azzeramento dei debiti entro il 2013». PER LA TAVERNA, tema che ha fatto infuriare la Magnifica, l’utile è stato di oltre 6.800 euro; cifra che viene ritenuta inferiore a quanto previsto, ma da valutare alla luce di diversi aspetti e contingenze. Infine l’ente ha evidenziato il risparmio ottenuto per la tribuna in piazza e il service. NEL 2010 erano costati poco meno di 63.000 euro che sarebbero diventati 72.000 nel 2011 mentre il nuovo contratto ha portato a un notevole risparmio: 27.500 euro sono stati spesi per la tribuna, 13.200 euro per il service.
Maurizio Baglioni
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