Bastia

“Le scelte del sindaco nel settore turistico dimostrano l’assenza di una vera strategia”

Maccabei all’attacco di Ricci
ASSISI – Bocciatura totale sul turismo. La pagella stilata da Simonetta Maccabei, capogruppo della lista Bartolini, non lascia scampo al sindaco Claudio Ricci, accusato di portare avanti politiche non comprensibili (come la scelta di pubblicizzare ad Assisi altri siti Unesco, facendosi quindi concorrenza da soli) o di “pannicelli caldi”, come la scelta di ridurre del 30% per alcuni mesi invernali le tariffe dei checkpoint, per aiutare – a detta del primo cittadino – il settore turistico e commerciale. “La finalità dell’iniziativa appare apprezzabile – sostiene Maccabei – ma lo strumento scelto rappresenta un inutile pannicello caldo, l’ennesima dimostrazione dell’assenza di una reale strategia di potenziamento del settore turistico che vada oltre interventi isolati e poco efficaci; l’ennesima prova del dilettantismo di chi crede di poter fare da solo e improvvisare in un settore in cui occorrono specifiche competenze manageriali, per altro ampiamente sfruttate dalle località nostre concorrenti”. La capogruppo dei bartoliniani ricorda come il ticket che pagano gli autobus turistici “diminuisce in proporzione al periodo di permanenza, e considerato che in molti casi il turismo è ‘mordi e fuggi’, il ticket rappresenta l’unica risorsa lasciata dai turisti alla collettività che con le tasse di tutti fornisce i servizi essenziali di accoglienza e garantisce il decoro e il funzionamento delle infrastrutture. Appare fortemente improbabile – secondo la consigliera di maggioranza – che un turista incrementi la sua propensione a visitare la città invogliato da un risparmio di 30 centesimi, a fronte di un minore introito per l’amministrazione comunale, che anzi – oltre a dover aumentare le tasse, pesando sui cittadini che risentono della crisi economica – potrebbe dover dare al gestore quanto manca. Tenendo presente che il sindaco ha sempre affermato che il settore del turismo in Assisi non è in crisi, non si capisce la scelta di destinarvi ingenti risorse. Il provvedimento appare per lo più un’esca elettorale: meglio utilizzare quel denaro per potenziare i servizi sociali e affrontare, per esempio, i gravissimi problemi di molte giovani famiglie in affanno per effetto di ritardi dei pagamenti di mutui, affitti e cibo dovuti alla crisi”.

Corriere-2011-01-26-pag17

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