Bastia

Le pulci al piano triennale

Il repubblicano Zavota attacca pure assessori e capogruppo
Il Pd promette verifiche sui finanziamenti

BASTIA UMBRA – Partito democratico e partito dei repubblicani italiani commentano il nuovo piano triennale delle opere pubbliche adottato dalla giunta comunale del sindaco Stefano Ansideri. Il primo documento programmatico del neo eletto governo di centrodestra si annuncia, come dichiarato dal palazzo del municipio bastiolo, improntato, in modo particolare, su “istruzione, sociale e centro storico, con la realizzazione della nuova scuola elementare di XXV Aprile, il recupero e la messa in sicurezza dell’ex chiesa di Sant’Angelo e il recupero funzionale dello stabile ex professionale di stato in piazza Umberto I per trasferirvi uffici e servizi comunali”. “Siamo contenti del fatto che il governo Ansideri, che include alcuni consiglieri facenti parte dell’ex opposizione oggi in maggioranza, votino e diano seguito al piano delle opere pubbliche studiato e votato dall’ex amministrazione Lombardi” sottolinea Nicolò Violini, coordinatore comunale della sezione piddina bastiola “ci riserviamo di verificare con quali finanziamenti verranno realizzate le opere in oggetto e se, come annunciato, verrà tolta la tassa di scopo per l’anno 2010. Il sindaco Ansideri, dopo aver fatto grandi proclami in campagna elettorale circa la messa in campo di task force che avrebbero permesso all’amministrazione comunale di sfruttare al meglio i finanziamenti europei, il riassetto della macchina pubblica e l’ottimizzazione delle spese della stessa, e dal momento che si denunciavano sperperi e favori degli amici del centrosinistra e tante altre bugie raccontate agli elettori, oggi si accorge che un comune come il nostro deve fare i conti con le leggi messe in campo dal governo di destra e che si deve, sostanzialmente, amministrare senza risorse, ricercando continue economie”. “Ci tiriamo fuori da questa mediocrità politica” commenta Marco Zavota, segretario della sezione bastiola del Pri “in questi primi consigli comunali ho avvertito una mediocrità politica, perché all’orizzonte non s’intravedono personalità che abbiano una capacità tale da competere con le problematiche attuali. Crediamo che sei assessori siano sufficienti a garantire controllo amministrativo; basterebbe riorganizzare le deleghe. Ad esempio, Masci che funzione ha? E ancora, non si può essere capogruppo della Popolo delle Libertà e tenere in tasca la tessera del Partito socialista? Il nostro rammarico va alla dottoressa Aristei, persona che stimiamo, e che, forse, rappresenta l’unica fonte da cui poter attingere”.
Alberta Gattucci

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