Attenzione però : non vorrei stavolta lanciare il solito attacco alla nostra Amministrazione, comunque migliorabile in questo servizio. E allora ? Mi domando, ci domandiamo, cosa possiamo fare noi semplici cittadini oltre a non sporcare, oltre ad educare i nostri figli a fare altrettanto, a raccogliere noi stessi a volte i rifiuti sparsi per buttarli nei cassonetti (ma da quando questa estate mi è uscito fuori un topo ci vado cauto..). ma soprattutto, cosa potrebbe fare l’Amministrazione ? E’ chiaro che il discorso parte da lontano : l’educazione in famiglia e nella scuola al rispetto per l’ambiente e le cose comuni, che in quanto comuni sono di tutti, e non di nessuno. Alessandro Chistolini
E’ sul comportamento e le nuove cattive abitudini di alcuni nostri concittadini, vecchi e nuovi, che vorrei invece concentrare l’attenzione, E’ ormai pratica alquanto diffusa quella di lasciare i sacchetti della spazzatura “accanto” e non all’interno dei cassonetti di raccolta : così come quella di alcuni commercianti, di lasciare gli imballi della merce ricevuta sempre “accanto” ai suddetti cassonetti (spesso, si può leggere sopra anche l’indirizzo del destinatario, quasi una “firma” dell’autore).
O ancora lasciare i rifiuti addirittura dove i cassonetti non ci sono, accanto alle “campane per la raccolta differenziata”. Andate in via Marconi, intorno alle campane della raccolta davanti ai Giardini pubblici : ci sono giorni in cui troverete di tutto …..Che spettacolo educativo, per i nostri figli che vanno a giocare ….
Oppure basta camminare lungo le strade comunali (direzione Costano, San Lorenzo o Ospedalicchio) dove le macchine pulitrici non vanno o non possono arrivare, per vedere il campionario di rifiuti sui fossi o ai lati della strada.
E per finire il centro : ci sono strade dove la macchina pulitrice passa la mattina e la sera è di nuovo sporco : ed ho visto personalmente gli operatori addetti nel giorno di pulizia, andare a cercare fin negli angoli più nascosti i rifiuti da raccogliere. La loro professionalità e la buona volontà quindi non manca, anzi è da elogiare.
Per ultimo il percorso verde, per il quale si attende forse solo una “sollevazione popolare” per renderlo finalmente pulito ed accogliente.
Sò che il Sindaco Lombardi è molto sensibile al problema : e siamo sicuri anche sull’attenzione che vorrà riservarci il vice-sindaco Cesaretti, che proprio questa estate ci disse di come “l’Amministrazione deve stare sempre con l’orecchio teso” e che “ la cura della quotidianità è compito di tutti”.
Bene, bello, ma noi lo facciamo. E chi non ci sente ?
E’ giusto ed economicamente corretto che una percentuale minima di cittadini abbruttisca a nostre spese la città ? Perché anche la pulizia ha i suoi costi.
Magari l’Amministrazione potrebbe lanciare una campagna per sensibilizzare al problema.
E poi ? E poi finisce che, a chi proprio non ci vuol “sentire”, lo si sensibilizza nel portafoglio !
Penso che i nostri Vigili Urbani abbiano le capacità tecniche e morali per poter capire dove e come sanzionare chi non rispetta le regole. E’ anche su questo che si dovrebbe iniziare.
E non credo che si tratterebbe di portare “lo stato di polizia a Bastia” : né tanto meno togliere la libertà di gettare i rifiuti dove si vuole sarebbe una grave “privazione di indipendenza”. Si tratta solo di regole di convivenza civile che debbono essere rispettate. Quanto alle “sanzioni”, vengono applicate in quasi tutti paesi europei. Quindi..
Il vice sindaco Cesaretti, persona che gode della mia stima personale, e paladino di libertà, dorma quindi sonni tranquilli.
E’ chiaro che non voglio “drammatizzare” un problema che comincia ad essere evidente, ma non ancora tragico come purtroppo in altre zone d’Italia, ma sensibilizzarci in modo da bloccarlo alla “fonte”.
Vogliamo forse che le nuove strade, le nuove rotatorie (speriamo in tante e con del verde nel mezzo) siano intristite da rifiuti sparsi ovunque ?
Bastia Umbra
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