Bastia

Le Giunte possibili tra ambizioni e sgambetti, dentro i partiti lo scontro è già in atto

A Spoleto, Gualdo, Bastia e Marsciano spuntano i primi nomi dei papabili per un possibile incarico


PERUGIA – Di questi tempi per passare come uno bisognoso di cure psichiatriche basta fare una cosa molto semplice: andare da un candidato a sindaco in corsa al secondo turno e chiedergli: “Scusi, ma lei in caso di vittoria chi metterà in Giunta?”. Dal silenzio e dallo sguardo di risposta, si capirebbe tutto. Ed è logico:: fare promesse pubbliche, ora, significa scontentare sempre qualcuno che nella corsa poi potrebbe giocarti brutti scherzetti. Dunque, bocche cucite.
Ma anche se chiudi le porte blindate, in politica gli spifferi restano sempre tanti. Spifferi che qualche volta, valgono più di solenni dichiarazioni d’intenti o giuramenti con tutti i crismi. Spoleto, Gualdo Tadino, Bastia Umbra e Marsciano: quattro ballottaggi in provincia di Perugia e tanti spifferi che dicono come i partiti siano già in piena zuffa sulla composizione delle Giunte. Vengo anch’io? No, tu no. E’ proprio il caso di dirlo.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla città Ducale. Se vince il democratico di stretta osservanza “bocciana” Daniele Benedetti in Giunta andrà sicuramente Vincenzo Cerami alla Cultura. Questo è l’unico nome ufficiale. Poi c’è l’ufficiosità, con un ballottaggio tra Diego Catanossi e Claudio Scarabottini per lo Sport, così come Margherita Lezi e Pina Silvestri se la giocano per l’Istruzione. Marco Trippetti sembra diretto alla Sanità. La ressa è già iniziata e nessuno vuole fare passi indietro. Di questi tempi tra corso Garibaldi e corso Mazzini è tutto un parlottare concitato. Con siparietti che, a volte, sfiorano il grottesco.
Passiamo al fronte Pdl. Se Angelo Loretoni riuscirà nel ribaltone sulla sponda di centrodestra non pochi sono pronti a fare il bagno nella fontana di piazza del Mercato tanto ardua sembrava l’impresa alla vigilia. Nel frattempo, l’idea di una possibile vittoria ha fatto crescere a dismisura gli appetiti. Ad oggi il borsino dice che Maurizio Hanke andrebbe a fare il vice sindaco, ma nella squadra sarebbero presenti anche Paolo Filipponi, Mirella Banconi e pure un regista televisivo a cui verrebbe affidata la responsabilità della Cultura.
Da Spoleto saliamo a Gualdo Tadino. Anche qui gli spifferi e gli sgambetti non mancano. Se prevale il condottiero targato Pdl Roberto Morroni, di sicuro l’udc Sandra Monacelli andrà a fare il vicesindaco. Così come un posto in Giunta Morroni vorrebbe riservarlo a Silvia Minelli, Fabio Viventi e Olga Fioriti. Ma questi sono i desiderata, perché se Morroni vola al traguardo il vero azionista di maggioranza della svolta sarebbe Monacelli: la dama bionda dei centristi non sembra molto propensa a fare concessioni in base all’appartenenza piuttosto che alla competenza. Di sicuro, da questo punto di vista se ne vedranno delle belle se Gualdo passerà al centrodestra.
Andiamo sul centrosinistra del nocchiero Angelo Scassellati. Lui, come detto anche di recente, è pronto, in caso di vittoria, a varare una Giunta di tutti esterni. L’intenzione c’è, ma la realtà (e basta farsi un giro per i vicoli di Gualdo) è tutt’altra. Nel Pd e nei partiti che lo sostengono le armi sono già affilate: tutti assessori esterni? Forse una. Per il resto dentro gli interni. E allora ecco che per il ruolo di vice sindaco spunta quel Massimiliano Presciutti che lo stesso Scassellati ha sconfitto alle primarie, così come si danno per certi i nomi di Garofoli e Pascolini. Ma nel centrosinistra gualdese l’assalto alla diligenza, in caso di vittoria, sarà senza se e senza ma: e i contorcimenti allora sarebbero nulla al confronto di quelli avvenuti fino ad ora. Anche da queste parti, il motto non cambia: allacciarsi le cinture di sicurezza e tanti auguri ai guidatori.
Ma potevano mancare le grandi manovre in una piazza calda come Bastia? Certo che no. Morti e feriti in ambedue i campi, metaforicamente parlando, già ce ne sono stati tanti. La fase pre e post elettorale è stata cruenta, soprattutto in casa del centrosinistra. E il simpatico Tonino Criscuolo per tenere tutti insieme, senza coltelli sotto il tavolo come d’abitudine, ce la mette tutta. Ma a Bastia il campo del centro-sinistra è minato di rivalse, gelosie e faide trasversali che al confronto una corte rinascimentale è un paradiso in terra. Da qui la scelta di Criscuolo di non ripresentare nessuno che abbia già ricoperto incarichi amministrativi di recente. Con lui vincente in Giunta potrebbero trovare posto Carosati o Furiani, Meschini, Bonciarelli e Amelia Rossi di Rifondazione. Da alcuni giorni poi è spuntato anche un noto imprenditore locale che sarebbe pronto ad entrare come esterno: ieri pomeriggio all’ora di pranzo Criscuolo avrebbe incassato il suo sì.
Corposi movimenti di truppe anche in casa Pdl: Stefano Ansideri, da sapiente commercialista, si destreggia per far quadrare i conti. Certo è che se vittoria Pdl dovesse essere, l’intramontabile Rossella Aristei ha il posto da vice sindaco più che assicurato, così come un posto al sole dovrebbero assicurarselo Livieri (Urbanistica) e Brozzetti (Umbriafiere). Ma se Ansideri diventa sindaco qualcuno potrebbe dimenticarsi del vero regista dell’operazione, Massimo Mantovani? Certo che no, tanto che per il consigliere regionale si sta pensando ad ruolo di peso da padre della patria. Magari in una fondazione. Chissà, dopo il 21 si vedrà.
E approdiamo a Marsciano dove il derby tutto interno al centrosinistra tra Alfio Todini e Sabatino Ranieri sta facendo salire la temperatura politica e infiammare gli animi. Se la spunta Todini salgono Bonomi, Marcacci e Anniboletti. Ma il tira è molla è tanto, attenzione ai colpi di coda.
Se sul podio invece sale Ranieri, un via libera potrebbe arrivare per Mattioli, Boncini e Alunni.

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