Bastia

Le fiere valgono 34 milioni di euro

I dati della ricerca universitaria sul valore diretto e indiretto delle grandi manifestazioni in Umbria
Quest’anno 80 eventi al centro di Bastia, 54 di rilievo nazionale
Il valore diretto e indiretto delle manifestazioni fieristiche in Umbria ammonta a circa 34 milioni di euro e movimenta ogni anno 300.000 persone: è questa una delle informazioni più significative della ricerca commissionata dal Centro fieristico “Umbriafiere” di Bastia Umbra all’Università di Perugia – Facoltà di Economia. Ieri mattina, il presidente del Centro Lazzaro Bogliari, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta a Perugia per la presentazione del calendario fieristico regionale 2010, ha fornito qualche anticipazione sulla ricerca. “Ne emerge un quadro eccellente del nostro sistema – ha detto – con valori di indotto importanti”. “Ottimale” anche le dimensioni del Centro fieristico, perché “strutture più grandi hanno generato qualche problema. La piccola e media dimensione consente al visitatore un contatto più diretto con gli espositori e garantisce maggiore qualità”. Quanto alle caratteristiche del centro fieristico non è trascurabile neppure la posizione geografica che Bogliari ha definito “eccellente”: “siamo al centro dell’Italia, sotto Assisi”. Le fiere rappresentano, dunque, una “risorsa” per il territorio e una leva importante per il turismo. E quello umbro, è indubbiamente, un sistema “consolidato”, con le sue 80 manifestazioni di quest’anno, di cui 54 nazionali e 26 regionali. Sostanzialmente in linea con il 2009, quando erano circa una settantina. “Nel giro di cinque anni – ha ricordato Francesco Nesta, responsabile della Sezione Normativa per i servizi e distribuzione commerciale della Regione Umbria – il numero di fiere è cresciuto del 30 per cento”. Un sistema che, per il dirigente del Servizio regionale, Enzo Santucci, rappresenta un “movimento articolato e vivo, diffuso su tutto il territorio regionale, che coinvolge una pluralità di operatori e consumatori”. L’importanza delle manifestazioni fieristiche ai fini della valorizzazione e della promozione dell’Umbria, per incrementare l’attrattività turistica e la complessiva tenuta del sistema fieristico è stata ribadita anche dal presidente del Consorzio “Cometa” della Confcommercio di Terni, Ivano Rulli. Il calendario 2010 porta con sé anche qualche novità, a partire dalla normativa che disciplina le manifestazioni fieristiche. “Nella legge regionale che ha recepito le norme comunitarie sul libero mercato e la concorrenza della Direttiva servizi – ha spiegato Nesta – è stata introdotta una modifica che snellisce le procedure previste fino allo scorso anno per l’autorizzazione delle manifestazioni. Ora è sufficiente presentare la richiesta alla Regione che, dopo le opportune verifiche, autorizza l’evento con l’inserimento nel calendario regionale”. A livello nazionale la Regione Umbria, che è rappresentata nel Comitato Tecnico Nazionale, è impegnata per “una razionalizzazione integrata – ha sostenuto Santucci – del sistema fiere”. Il calendario, pubblicato in 1500 copie, cinquecento in più rispetto allo scorso anno, viene diffuso attraverso le strutture di promozione turistica, le associazioni di categoria e i Comuni. E’ inserito sul sito www.regione.umbria.it. Per la prima volta, inoltre, è accompagnato da un cd-rom che contiene una breve descrizione e presentazione di ciascuna manifestazione. Nella prima sezione sono indicate le manifestazioni nazionali e regionali in ordine cronologico, nella seconda sezione le manifestazioni vengono elencate per Comune. È allegata la normativa che disciplina le fiere, oltre alla modulistica per la richiesta di autorizzazione e contiene l’elenco degli organizzatori delle manifestazioni 2010.
Gaia Nicchi

Pdf: Corriere-2010-03-03-pag09

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