1) discussione sulla possibilità di creare delle sinergie progettuali tra le associate con particolare riferimento ad una eventuale gestione di acquisti congiunti di tutte le farmacie comunali della Regione;
2) ricerca di possibili progetti con relativi finanziamenti europei;
3) Farmacia dei Servizi: verso la realizzazione di un testo unico delle procedure;
4) incontro con il grossista” Unico” per proposte commerciali e servizi dedicati.
5)Varie ed eventuali.
La riunione di domani segue un incontro precedente dei rappresentanti delle Farmacie Comunali dell’Umbria associate ad Assofarm, capitanati dal loro Coordinatore Regionale, Dr. Stefano Mustica, riunitisi nei giorni passati nella sede nazionale di Roma per incontrare il Presidente di Assofarm Dr. Venanzio Gizzi ed il Vice-Presidente Dr. Francesco Schito. Di seguito il resoconto: “All’ordine del giorno è stato l’analisi del Disegno di Legge che vede ancora la farmacia al centro dei cambiamenti normativi legislativi. Inoltre i coordinatori tecnici e politici della Regione Umbria hanno colto l’occasione per porre le basi a progetti ed iniziative comuni verso i percorsi di salute e benessere dei cittadini. Le farmacie comunali, nate alla fine dell’800 per venire in aiuto ai bisogni delle persone indigenti, hanno cominciato, però, a esprimere appieno la loro vocazione solamente dagli anni 70 del secolo scorso, esercitando il loro potere calmierante nel mercato e anticipando la legge attuale che va sotto il nome di “Farmacia dei servizi”. Infatti da sempre le farmacie comunali hanno offerto servizi gratuiti alla cittadinanza, quali la auto – misurazione della pressione arteriosa, del peso corporeo, del colesterolo e glicemia e non solo, infatti si sono fatte promotrici di iniziative e campagne di prevenzione ed informazione, sia all’interno delle sedi che nel territorio di pertinenza, in sinergia con le strutture pubbliche della sanità e con le associazioni di categoria. Se queste sono le fondamenta su cui si è costruito questo nuovo modello di farmacia, è indubbio che le associate umbre ad Assofarm vogliono costruire progetti nuovi, che le vedono unite e compatte per rappresentare un valore aggiunto sia per i cittadini che per l’intero Servizio Sanitario Nazionale. Se, infatti, la Farmacia riprende il ruolo che le è proprio di “presidio del Servizio Sanitario Nazionale”, ed al Farmacista viene riconosciuta la dignità di operatore sanitario da valorizzare per il bene comune della collettività mettendolo in rete con le strutture deputate alla tutela e promozione della salute della cittadinanza, sicuramente avremo a che fare con un professionista che inciderà ancor di più sul benessere delle persone facendo registrare un notevole risparmio della spesa pubblica. Insomma di idee e di concretezze le farmacie comunali dell’Umbria ne hanno da vendere e, soprattutto, sono a disposizione di chi è deputato a tradurre in azioni le esperienze maturate in tanti anni di operatività sul campo. I nostri interlocutori della Regione Umbria hanno accolto favorevolmente il nostro contributo, ora siamo in attesa di una formalizzazione ufficiale che possa dare il via definitivo alla “farmacia dei servizi”, aprendo, così, la strada verso la realizzazione di una serie di prestazioni volte sia alla prevenzione che alla cura, rendendo possibile la coniugazione di efficacia ed efficienza e risparmio della spesa”.
Ufficio Staff del Sindaco
Bastia Umbra, 17 marzo 2015