Bastia

Le donne ds si mobilitano per il sì

L’incontro sui referendum in tema di procreazione assistita


BASTIA UMBRA – Quattro sì per consentire alla ricerca di trovare terapie per malattie oggi incurabili quali ad esempio l’Alzheimer, il cancro, il Parkinson, la sclerosi multipla e il diabete, per permettere alle coppie sterili di avere figli, per restituire ai medici la scelta delle terapie migliori per le loro pazienti, perché le “scelte di coscienza” appartengono alla coscienza delle persone, e non allo Stato e per la laicità e la libertà religiosa, contro l’intromissione della Chiesa nella politica. Con queste argomentazioni Marina Toschi (ginecologa servizio consultoriale Perugia), Serena Innamorati (coordinatrice regionale delle donne ds) Claudia Maria Travicelli (coordinatrice delle donne ds di Assisi e Bastia Umbra) e Sara Boriosi (comitato per il sì ai quattro referendum) hanno espresso martedì sera presso la sala consulta del Comune di Bastia l’invito agli elettori a pronunciarsi, votando sì ai quattro quesiti referendari il prossimo 12 e 13 giugno, per l’abrogazione di alcuni articoli della legge n° 40 del 2004 in tema di Fecondazione Assistita. “Una legge – è stato detto – che rappresenta un passo indietro di decenni per l’Italia e rimette in discussione conquiste del movimento per i diritti civili come la depenalizzazione dell’aborto. Un tentativo di imporre, attraverso la repressione statale, i precetti morali predicati da una confessione religiosa. I 4 referendum rappresentano – è stato ribadito nel corso della serata – l’unica possibilità per cancellare le parti più oscurantiste di questa legge approvata sotto la pressione delle gerarchie vaticane, le stesse che ora tentano di far fallire il referendum con l’astensione”. M.C.

Exit mobile version