LA BUFALA SULLA RIFORMA FISCALE


 


Con la riforma fiscale del governo Berlusconi tasse ridotte solo ai ricchi

La riforma fiscale del governo Berlusconi aumenta le tasse a chi ha redditi più bassi e le diminuisce a chi ha redditi più elevati: il lavoratore medio italiano con un reddito lordo annuo di 30 milioni di lire pagherà 900.000 lire di tasse in più all’anno! chi invece ha un reddito lordo di 100 milioni si vedrà aumentare la sua retribuzione annua di più di 8.000.000 di lire!!!.
La riforma fiscale del governo Berlusconi rivoluzionerà le aliquote Irpef attualmente in vigore, sostituendole con due sole aliquote:



  • 23% per i redditi fino a 100.000 euro
    (circa 200 milioni di lire)

  • 33% oltre il suddetto importo.

Ecco i risultati della riforma (basta una semplice calcolatrice non serve il commercialista Tremonti!!!):



























































REDDITO
IN LIRE IMPOSTA


IRPEF
ATTUALE


IMPOSTA IRPEF FUTURA


DIFFERENZA
DA PAGARE


20.000.000


3.600.000


4.600.000


+ 1.00.000


25.000.000


4.800.000


5.750.000


+ 950.000


30.000.000


6.000.000


6.900.000


+ 900.000


35.000.000


7.600.000


8.050.000


+ 450.000


40.000.000


9.200.000


9.200.000


0


50.000.000


12.400.000


11.500.000


– 900.000


100.000.000


31.200.000


23.000.000


– 8.200.000


135.000.000


44.850.000


31.050.000


– 13.800.000


200.000.000


74.100.000


46.000.000


– 28.100.000


500.000.000


209.100.000


112.000.000


– 97.100.000


Se ancora non ti è chiaro il concetto, il lavoratore medio italiano con un reddito lordo annuo di 30 milioni di lire pagherà 900.000 lire di tasse in più all’anno !
Chi invece ha un reddito lordo di 100 milioni si vedrà aumentare la sua retribuzione annua di più di 8.000.000 di lire!!!
Il POLO DELLE LIBERTA’ sta’ spennando il “POLLO” che l’ha votato !!!!!!!!!!
Meditate gente ……


 









LA VERITA’


 


Questa bufala ripropone online un vecchio volantino del 1994. I dati presentati non tengono volutamente conto del sistema delle deduzioni e delle detrazioni per il coniuge, i figli, gli anziani e i disabili e, soprattutto, non prendono in considerazione la no tax area. 
La no tax area indica quella parte del reddito non soggetta ad alcuna tassazione e serve proprio a garantire che chi ha il reddito più basso paghi meno tasse possibile o addirittura non ne paghi per nulla. La no tax area è in vigore dal gennaio 2003, introdotta con la prima riduzione dell’Irpef per i redditi più bassi attuata dal governo Berlusconi con la finanziaria 2003. E’ stato il più grande taglio alle tasse mai operato in Italia, che ha ridotto le imposte sui redditi a 28.622.000 di italiani, 9 milioni dei quali anziani.
Attualmente la no tax area prevede:



  • Per tutti i contribuenti viene previsto un onere deducibile fisso di 3.000 euro, applicabile a diminuzione della base imponibile.

  • Per i titolari di reddito di lavoro dipendente questa deduzione è aumentata di altri 4.500 euro.

  • Per i titolari di reddito di pensione la deduzione è aumentata di altri 4.000 euro.

  • Per i titolari di reddito di impresa in contabilità semplificata e per i titolari di reddito di lavoro autonomo è aumentata di 1.500 euro.


Dunque la no tax area serve proprio per tutelare i redditi più bassi, tutto il contrario di quanto detto nel volantino-bufala. A riprova di ciò, le seguenti tabelle testimoniano i principali risparmi fiscali già realizzati con l’introduzione della no tax area: 









































1. Lavoratore dipendente


Reddito
annuo lordo


IRPEF 
per il 2002


IRPEF per il 2003 dopo la riforma


Risparmio
(in euro)


10.000


1.258


741


– 517


15.000


2.438


2.223


– 215


20.000


4.050


3.771


– 279


35.000


9.338


9.327


– 11


50.000


15.394


15.387


– 7


80.000


27.737


27.712


– 25


 









































2. Lavoratore autonomo


Reddito
annuo lordo


IRPEF 
per il 2002


IRPEF per il 2003 dopo la riforma


Risparmio
(in euro)


10.000


1.697


1.484


– 213


15.000


2.877


2.833


– 44


20.000


4.489


4.373


– 116


35.000


9.622


9.562


– 60


50.000


15.472


15.412


– 60


80.000


27.788


27.712


– 76


 









































3. Pensionato


Reddito
annuo lordo


IRPEF 
per il 2002


IRPEF per il 2003 dopo la riforma


Risparmio
(in euro)


10.000


1.258


678


– 580


15.000


2.438


2.173


– 265


20.000


4.050


3.725


– 325


35.000


9.338


9.332


– 5


50.000


15.394


15.387


– 7


80.000


27.737


27.712


– 25



 

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