Bastia

Le bordate di Vannio Brozzi e le dimissioni dei Comunisti


 BASTIA CALENDARIO DEL «MALESSERE» 
 
NON SOLO scricchiolii e mugugni, ma aperti dissensi scuotono la sinistra del governo comunale. Giovedì scorso nell’affollata assemblea pubblica l’ex sindaco Vannio Brozzi ha preso posizione contro aspetti rilevanti sia del sottopasso ferroviario di via San Rocco, sia sul Piano ex Giontella in chiara contrapposizione alla Giunta del sindaco Lombardi e alla maggioranza. Nella sezione del PdCI, da due anni in aperta fibrillazione, si dimettono il segretario, il vicesegretario e cinque membri del consiglio direttivo per denunciare il capogruppo Massimo Geoli, in combutta con il consigliere De Santis e l’assessore Boccali, di far politica contro le direttive del partito. Ieri, in conferenza stampa il segretario Enrico Angelletti non solo ha accusato Geoli di aver disatteso le decisioni del partito, ma di aver piegato la rappresentanza comunale del PdCI ai voleri dei Ds e della giunta. “Non intendiamo essere complici — ha detto — di un sistema di potere locale che rende nebulosa l’azione amministrativa e, non a caso, ha provocato la nascita di comitati popolari”. In una lunga lettera il segretario chiede l’intervento dei responsabili regionale e provinciale del partito per riportare la democrazia interna e la capacità di una posizione autonoma dei Comunisti all’interno dell’amministrazione comunale.
M.S.

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