BASTIA CONSOLIDATO IL CAMPANILE DI S. MICHELE, A BUON PUNTO S. CROCE
LUCI E OMBRE: Ma la soddisfazione per la parrocchia convive con l’amarezza per i ritardi post sisma
DA DOMANI si torna alla normalità dopo il lungo periodo delle vacanze natalizie, che hanno portato eventi perlopiù piacevoli e anche quale illusione. A nessuno dei numerosi frequentatori della piazza e in particolare a coloro che si sono recati nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo per i riti natalizi, è sfuggito il fatto che i lavori per il ripristino del campanile sono terminati, le campane sono tornate a scandire le ore del giorno, ed è prossimo il completamento delle opere di consolidamento della chiesa di Santa Croce.
MA NON LA SUA apertura al pubblico perché gli interventi per gli impianti tecnologici, la tinteggiatura e il ripristino degli arredi non sono stati finanziati. Gli stanziamenti pubblici per il ripristino del dopo terremoto ’97, infatti, si limitano alle opere di consolidamento, mentre le cosiddette rifiniture spettano alla proprietà. Nel caso in questione la proprietà è della parrocchia già seriamente impegnata a far fronte alle spese della chiesa di San Michele e della ristrutturazione degli uffici parrocchiali e delle annesse strutture per i sacerdoti. Insomma, a dieci anni dal terremoto la chiesa di Santa Croce rimarrà chiusa, in attesa del reperimento dei soldi necessari a completarne il recupero. Il parroco don Francesco Fongo ha da tempo annunciato il progetto che l’antica chiesa romanica è destinata ad ospitare le opere d’arte della città, un museo che dovrà ricordare ai bastioli la propria storia sovente intrecciatasi con le vicende della chiesa locale.
UNA CONDIZIONE di difficoltà che stride con la proverbiale dinamicità ed intraprendenza dei bastioli che, nonostante il conclamato attaccamento alle tradizioni, assistono passivamente al fatto che questa chiesa, sede per secoli del locale priorato, rimanga in condizioni di abbandono non si sa ancora per quanto tempo.
m.s.
