Bastia

Lavanderia le rovina il vestito: lei la denuncia

ASSISI – E’ finita dinanzi al giudice di pace di Assisi la controversia tra una donna titolare di una lavanderia di Bastia Umbra e una cliente il cui vestito sarebbe risultato danneggiato in seguito al lavaggio. La giovane ragazza ha chiesto un risarcimento di 900 euro, cifra che secondo lei corrisponde al valore del capo non più indossabile. La titolare della lavanderia però non glielo ha accordato sostenendo che le macchie contestate erano presenti sul capo sin dal momento della consegna per la pulitura. Il muro contro muro tra le parti, sostenute dai rispettivi legali, è proseguito senza sosta fino a lunedì quando si è tenuta l’udienza presso l’ufficio del giudice di pace di Assisi situato in via Santarelli a Santa Maria degli Angeli. Il giudice Salvatore Spampinato ha esperito nell’occasione un tentativo di conciliazione tra le parti che si è concluso con l’impegno della titolare della lavanderia ad effettuare un nuovo lavaggio dell’abito della ragazza nel tentativo di far scomparire le macchie. Se la pulitura non darà i frutti sperati la negoziante, che pure ritiene 900 euro una cifra spropositata e non rispondente al valore reale dell’abito, dovrà risarcire la ragazza del danno subito. In caso contrario la controversia dovrebbe chiudersi con la restituzione del vestito tornato all’antico splendore. Sempre che prevalga il buon senso.
 M.C.

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