Bastia

L’Ateneo piange Lunghi un docente giovane e geniale

Grave l’ingegnere che era in auto con lui
 
 
— BASTIA —
UN GRANDE TALENTO che aveva centrato importantissimi traguardi e destinato a grandi obiettivi il giovane professore Piero Lunghi, di 35 anni, vittima del tragico incidente stradale di venerdì scorso sul raccordo Terni-Orte, in cui hanno perso la vita altre due persone. Lo ricordano con affetto i suoi familiari, tutti di Costano: il padre Carlo, la sorella Paola e la mamma Maria, molto nota nella frazione bastiola dove ha lavorato come addetta all’ufficio postale. Profondo il cordoglio dei molti amici del paese natale, ma anche di Perugia dove il professor Lunghi svolgeva la sua attività accademica e di ricerca nella Facoltà di Ingegneria con eccezionale dinamismo. Venerdì mattina viaggiava sulla Lancia Y 10 condotta dall’ingegnere rumeno Ramona Staicu, di 28 anni, residente a Perugia e assegnista di ricerca dell’Università di Perugia. Insieme andavano a Roma per prendere parte a una riunione organizzativa per la conferenza internazionale sulle celle a combustibile EFC07 in programma per il mese di dicembre.


DI ORIGINI bastiole, o meglio di Costano, il professor Lunghi ha vissuto nel suo paese d’origine fino al liceo, frequentato ad Assisi, dando prova già allora dei suoi straordinari talenti. Poi, dagli anni Novanta si è allontanato dall’Umbria, ed ha iniziato la sua carriera accademica come dottore di Ricerca nel Politecnico di Bari, con numerose esperienze all’estero, per tornare in Umbria in qualità di docente nella facoltà di Ingegneria dell’Ateneo perugino. Era direttore del Miga, il master internazionale in innovazione e gestione d’azienda. Un personaggio protagonista nel mondo accademico e con forti legami anche a Bastia, dove spesso ritornava per incontrare i familiari e gli amici dei tempi del liceo, ma anche le nuove conoscenze per gli intensi rapporti di collaborazione con numerose aziende locali, alle quali forniva le proprie competenze.


INTANTO resta in prognosi riservata nel reparto Rianimazione del «Santa Maria» — ma ha ripreso conoscenza — l’assistente universitaria rumena (ieri è arrivata a Terni dalla Romania la mamma) che viaggiava nella Lancia Y in cui, venerdì sul raccordo Terni-Orte, ha perso la vita il professor Piero Lunghi. Ingegnere, con specializzazione areonautica, anche Nicola Branciforti, di 34 anni, conducente della Alfa 156 su cui viaggiavano gli anziani genitori, deceduti nell’impatto tra i due mezzi. L’ingenger Branciforti, che risiede a Pisa, collabora con diverse aziende di Terni.
M.S.
Ste.Cin. 

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