Cerbella stende il Bastia davanti a 700 spettatori
Espulso Battistelli,nel finale gli angelani Calisti e Cenci vengono addirittura alle mani…
Una disattenzione della difesa costa la partita ai bastioli. Tasso: “Sono io il responsabile”
SANTA MARIA DEGLI ANGELI – L’ombra del Cupolone oscura Bastia. Il derby se lo porta a casa l’Angelana, di misura, e il sorriso a trentadue denti di Francioni a fine gara la dice lunga sull’importanza dei tre punti messi in tasca, il cui valore va decisamente ben al di là della matematica. Il gol partita di Cerbella, che arriva in apertura su una disattenzione macroscopica della retroguardia ospite (responsabilità soprattutto per Hyra e Tajolini), è un grido liberatorio, come se a Santa Maria avessero aspettato quel momento chissà per quanto tempo. Merce rara, perché poi l’Angelana, da quelle parti, si rivedrà col contagocce. E la differenza sta proprio qui, nell’essere cinici e spietati sottoporta, cosa non riesce a fare il Bastia, ordinato nella manovra ma assoluta-mente sterile negli ultimi sedici metri. Eppure Infuso (ieri un po’ a sorpresa in campo al posto del solito Bellucci) ci prova a creare qualche grattacapo alla difesa di casa e lo fa per la prima volta su calcio di punizione, proprio una manciata di secondi prima del vantaggio di Cerbella, ma un attentissimo Prete ci mette i guantoni (9’). Azione fotocopia con gli stessi protagonisti in chiusura di tempo ed è ancora decisivo l’estremo giallorosso, bravo stavolta al alzare in corner (44’). Dall’1-0 è passata una buona mezzora, praticamente un’eternità di sbadigli e poco altro. L’ultima chance della prima frazione è per capitan Battistelli, che in acrobazia strappa applausi agli oltre settecento del Migaghelli: palla sull’esterno della rete (47’). L’ingresso in campo di Bellucci ad inizio ripresa regala un po’ di vivacità all’attacco ospite, come dimostrano al 18’ la sua percussione in area e l’assist per l’altro neoentrato Fiorucci, che non arriva coi tempi giusti sul tapin che poteva valere il pari. Ancora più clamoroso però quello che si divora Battistelli al minuto 39, servito da Polchi dopo un superlavoro sulla linea di fondo:il fantasista biancorosso, una volta tanto, si dimentica di avere piedi da fenomeno e da due passi non trova il bersaglio grosso. Nel finale, oltre alla girata alta di Bellucci sul calcio di punizione di Marchetti dalla trequarti, c’è spazio anche per il rosso sventolato in faccia a Battistelli, che forse ne dice una di troppo a Ragonesi. Al triplice fischio Calisti e Cenci, complice un mancato assist del primo per il secondo, vengono addirittura alle mani. Un episodio che però non riesce a rovinare la festa dell’Angelana, che torna a vincere e a respirare un’aria decisamente più pulita rispetto alle settimane scorse. E Francioni, almeno per un po’, può scacciare via tutti i fantasmi. I fantasmi, invece, iniziano davvero a fare paura a Tasso: il suo Bastia, alla seconda sconfitta consecutiva, non riesce proprio a scrollarsi di dosso una classifica tutt’altro che incoraggiante. L’unica vittoria del suo campionato (2-0 in casa sulla San Marco alla seconda giornata) è già preistoria. C’è da rimboccarsi le maniche.SPOGLIATOI – Francioni, vistosamente soddisfatto a fine gara, non nasconde l’importanza del tre punti conquistati: “Questa vittoria, oltre ad essere importante per la classi-fica, rappresenta un autentico toccasana per il morale dello spogliatoio in un periodo sicuramente non facile per noi. E poi, detto in tutta onestà, vincere un derby fa sempre piacere”. Alla porta accanto un Renzo Tasso amareggiato non si nasconde dietro agli alibi: “La società mi mette nelle condizioni ideali per lavorare, la rosa che ho a disposizione è valida, i tifosi ci sono sempre stati vicini e anche la stampa è stata finora impeccabile. La colpa di questa situazione è soltanto mia e me ne assumo tutta la responsabilità. Comunque – continua il tecnico del Bastia – in queste situazioni difficili io so esaltarmi, proprio come mi accadeva da giocatore. Sono ancora convinto che il Bastia sarà tra le prime alla fine del campionato”.di NICOLA FREDDII

ANGELANA (4-4-2): Prete 6,5; Arcuri 6, Bianchini 6, Pizzi 6, Magionami 6; Quinti 6, Torroni 6,5 (dal 48’ st Arcangeli sv), Bigerna Torcoli 5,5, Iannone 5,5 (dal 39’ st Bartoccini sv); Cerbella 6 (dal 16’ st Calisti 6), Cenci 5,5. A disposizione: Renai, Cariani, Cairoli, Tofi. All. Francioni 6.
BASTIA (4-3-3):Tajolini 5,5; Hyra 5,5 (dal 1’ st Fiorucci 5,5), Silveri 6,5, Sdringola 5,5, Polchi 6,5; De Santis 5,5, Gnagni 6,Lazzoni 6; Monarchi sv (dal 21’ pt Marchetti 5,5), Infuso 6 (dal 17’ st Bellucci 6,5), Battistelli 6. A disposizione: Fragola, Cardinali, Toteri, Ciufoli. All. Tasso 6,5. ARBITRO: Ragonesi M. di Perugia 6. MARCATORI: 10’ pt Cerbella (A). NOTE: giornata soleggiata; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Bianchini, Magionami, Quinti (A), De Santis (B). Al 48’ st espulso Battistelli (B) per proteste. Spettatori: 700 circa. Angoli: 4-6. Recupero:
2’ pt; 4’ st.

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