Eccellenza I giallorossi lasciano a completa disposizione degli etnei il Migaghelli
SANTA MARIA DEGLI ANGELI – L’ospite è sacro, soprattutto se si chiama Catania. Cosi, hanno evidentemente pensato la dirigenza dell’Angelana e i suoi due presidenti Lucio Tarpanelli e Nilo Della Nave che hanno deciso di lasciare a completa disposizione della comitiva etnea l’intero impianto sportivo del Migaghelli, scelto per svolgere la terza fase di preparazione da Marco Giampaolo. Il Catania, infatti, alloggerà a pochi passi in un rinnovato Hotel di Santa Maria degli Angeli, collocato proprio a ridosso del Migaghelli. In seguito a questo piacevole imprevisto, la nuova rosa giocatori giallorossa, affidata a Gianni Francioni, inizierà lunedi pomeriggio il suo periodo di allenamento sul campo della vicina Castelnuovo. Tutto questo però, non ha fatto diminuire il crescente entusiasmo, che si respira intorno a questa nuova Angelana. La sua solita generoso tifoseria sembra di nuovo pronta ad applaudire e sostenere un organico molto rinnovato ma con il suo solito spirito battagliero. Non ci sono più per tanti motivi alcuni degli artefici principali della trionfante stagione passata come Marianaeschi, Silveri, Staccini, Marani, Romeo e Fusco. All’ombra però, della maestosa Cupola del Vignola, sono stati chiamati giocatori di grande spessore tecnico e morale. Gente del calibro come il portiere Prete, i difensori Bianchini e Pizzi, uniti ai centrocampisti Bigerna Torcoli, Torroni e Quinti, sommati poi, ad attaccanti di livello come Ciocia e la giovane promessa Tofi. “Vogliamo mantenere la categoria – afferma il diggì Simone Tarpanelli – poi una volta che ci saremo consolidati in questa Eccellenza, potremo anche provare di nuovo il grande salto”. Questa è un ulteriore conferma della grande lungimiranza con cui la dirigenza vuole fare i conti. Insomma, quasi sicuramente questa Angelana che nessuno al momento fra gli addetti ai lavori tiene in ben che minima considerazione, spera di ritagliarsi un ruolo preciso, prima di riportare sul pennone più alto la propria gloriosa bandiera a sventolare.
Leonello Carloni