Bastia

La variante dell’Ex Deltafina è illegittima?

I consiglieri costretti a realizzare le copie a Perugia e a proprie spese a causa della ristrettezza dei termini che scadono il 17 Agosto.



La ditta Baldelli punta i piedi e non consegna il supporto informatico dei progetti al comune. Comportamento legittimo? Se non lo è, appare molto strano che di un piano di iniziativa mista, pubblico-privato il comune non sia in grado di fornire i progetti su supporto informatico ai gruppi politici che hanno diritto a riceverne una copia. Sembra che alla luce di questi fatti il sindaco intenda prorogare i termini per il deposito delle osservazioni al piano. Nonostante queste difficoltà, il gruppo Consigliare FI-CDL annuncia subito la prima osservazione che presenterà: “Il piano adottato presenta aspetti illegittime che infrangono alcune regole dettate da leggi regionali in materia di edilizia”.

 La variante dell’area ex Deltafina è illegittima, lo afferma il consigliere regionale e comunale di Fi Massimo Mantovani: “l’esame approfondito della variante da parte del gruppo consigliare FI-CDL di Bastia, evidenzia, tra l’altro la palese violazione delle norme regionali in materia urbanistica. Sarà questa la prima osservazione che verrà presentata insieme a molte altre per evitare lo scempio urbanistico ai danni della città, che la maggioranza sta pervicacemente perseguendo a tutela del conflitto di interessi del sindaco Francesco Lombardi”. Il gruppo consigliare FI-CDL a questo punto prende una posizione decisa e Mantovani continua: “qualora l’amministrazione comunale volesse andare avanti su questa strada, annunciamo fin da ora il ricorso al TAR e se necessario fino al consiglio di stato. Abbiamo organizzato una equipe tecnica e legale di primo ordine, per esaminare le carte e occuparsi anche dell’eventuale ricorso in modo da garantire,  prima ancora che la futura qualità della vita a Bastia, il rispetto della legalità ormai latitante nella nostra città da decenni”.
Le violazioni nell’area Ex Conservificio, nella zona Industriale, dove è coinvolto direttamente il presidente della commissione urbanistica Antonini, l’incredibile vicenda della zona industriale di Ospedalicchio, gli abusi diffusi su tutto il territorio, riconducibili a figure note nell’ambiente cittadino, testimoniano come l’ «edilizia allegra» sia stata una delle ragioni che hanno impedito lo sviluppo di questa città un tempo in anticipo rispetto agli altri comuni e oggi relegata a fanalino di coda nell’ambito della nostra Regione.
A proposito di Coop – prosegue Mantovani – voglio precisare che da anni l’impresa sta cercando di delocalizzare ed ampliare la propria struttura allocata in via Roma. Sono state le amministrazioni in carica e quelle precedenti con le loro contorsioni, che ne hanno impedito l’insediamento nell’ex mattatoio di P.zza del Mercato, ritardando quindi, loro di proposito, quegli investimenti che oggi sbandierano per legittimare la variante in oggetto. Noi siamo molto chiari: da quindici anni sosteniamo che Bastia ha bisogno di un centro commerciale di rilevo che sia comunque di sostegno al commercio esistente che è quello ricompreso tra il Centro, via Roma, via Firenze, Bastia due e zona fieristica. Siamo favorevoli alla creazione in questa zona di un grosso centro commerciale e non nell’area Deltafina la cui vocazione era ed è, certamente ben altra. Non ci sorprende che l’argomento scuole, venga sistematicamente eluso, visto che da vent’anni la scuola elementare di XXV Aprile presenta caratteristiche vergognose per una scuola moderna, evidentemente le scuole non interessano ai comitati di affari. Di nuovo facciamo appello alla città – conclude il consigliere di FI – perché questa vicenda diventi un punto di partenza per un repulisti generale di una classe dirigente che spesso dietro l’appartenenza politica ha nascosto e perseguito altri interessi”.
 F.F.

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