Bastia

“La Trans fa uso di alcool e cocaina”

Omicidio Samuele Allegata all’autopsia la relazione tossicologica. Dati sottostimati dai capelli a causa dei trattamenti cosmetici

Prelievo sull’indagata a distanza di 1O giorni dai fatti che però non può essere collegato alla sera della morte

di Alessandro Antonini

PERUGIA “Le analisi su capelli e urina di Pinheiro Resi Duarte Hudson hanno evidenziato la presenza di cocaina, unitamente al suo metabolita primario: benzoilecgonina, clonazepam e lormetazepam (principi attivi delle preparazioni ad azone benzodiazepinica utilizzate in terapia per le loro azioni ansiolotiche, ipnotiche e tranquillanti) e stilglucuronide, prodotto metabolico dell’alcol che si forma per coniugazione dell’etanolo con acido glucuronico”.
E’ scritto nella relazione tossicologica firmata da Paola Melai, consulente del tribunale nelle indagini per l’omicidio preterintenzionale- è questa l’ipotesi della Procura – di Samuele De Paoli, il 22enne trovato cadavere in un
fosso a Sant’Andrea delle Fratte il 27 aprile scorso. Gli esami sull’unica indagata, la trans meglio nota come Patrizia, riferiti a prelievi del 6 maggio, rilevano la presenza di sostanza stupefacente e alcol a distanza di 1O giorni dal giorno della morte. Stando a quanto riferito dal legale Francesco Gatti, nell’interrogatorio di due ore che si è tenuto giovedì in procura, Pinheiro ha ribadito di ricordarsi che quella sera non aveva assunto droghe. Senonché, nella consulenza tecnica finale firmata oltre che da Melai anche da Sergio Scalise Pantuso e Mauro Bacci, si afferma che la trans “è soggetto consumatore di alcol e stupefacenti”.
Non solo Melai precisa pure che i dati tossicologici rilevati sui capelli potrebbero risultare “sottostimati per la presenza di trattamenti cosmetici che potrebbero aver determinato, nel tempo, una riduzione della quantità dei principi
attivi”. Pinheiro ha spiegato al pm Giuseppe Petrazzini che nella colluttazione con Samuele nata, a suo dire, durante contrattazione di una prestazione sessuale, lo ha stretto al collo per dieci secondi – quella che poi risulta essere la causa del decesso – ma di averlo lasciato ancora vivo a terra.
L’assunzione o meno di cocaina, quella stessa sera, influisce non poco nella ricostruzione della dinamica. Ma i prelievi, visto che sono fatti a distanza di 10 giorni, “non possono in alcun modo correlarsi allo stesso evento e alle sue modalità di accadimento”. Patrizia era “assuntrice abituale”. Assunzione di coca e alcol accertata per Samuele quella sera : ci sono anche tracce di cannabis. Tornando alla perizia, i tecnici spiegano che l’evento mortale è stato in parte favorito dall’assunzione di cocaina (da parte della vittima,ndr ), rilevata a seguito degli accertamenti, e dallo stato di eccitazione ad essa riferibile”.
Fatto sta che la morte è riconducibile ad “arresto cardiaco, riflesso secondario a compressione del glomo carotideo destro, associata a emorragia perigangliare”. Quadro conseguente “all’afferramento violento del collo di Samuele da parte di Pinheiro”.
Quanto ha influito l’assunzione di cocaina.

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