LA TRAGEDIA il giorno dopo. Silvia e Diletta, unite nello studio e nella vita, accanto nell’auto che le ha condotte alla morte, insieme all’obitorio dell’ospedale di Assisi. Intanto, al Santa Maria della Misericordia, si segue con apprensione il decorso post operatorio di Mauro Sterlini, il trentenne di Giano dell’Umbria coinvolto nel sinistro costato la vita alle due ragazze. Lacrime e dolore, dunque, per le due studentesse della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia rimaste ucciso nello schianto di venerdì mattina lungo la Ss 75 Centrale Umbra all’altezza di Santa Maria degli Angeli: tornavano a casa per il ‘ponte’ dell’Immacolata. La speranza di giorni di festa e spensieratezza insieme a familiari e amici si è trasformata in un attimo in sangue, strazio e pianto. Per le due studentesse, vani i soccorsi; sono decedute sul colpo e così sono state trasportate nella camera mortuaria del nosocomio di Assisi dove, in serata, sono giunti i familiari per il riconoscimento ufficiale; ieri c’è stato un andirivieni di amici e parenti. Un adempimento, quello del riconoscimento, necessario per il nulla osta al ritorno nel Lazio dei due feretri. La salma di Diletta Rosati, 25 anni (figlia di un medico e di un’insegnante assai conosciuti), partirà stamani alla volta del cimitero di Rieti, quella di Diletta, ventiseienne, solo domani raggiungerà Frascati, dove risiedeva. Due comunità, quelle di Rieti e Frascati, sconvolte dalla morte delle due giovani, al pari del mondo universitario di Perugia, in particolare la facoltà di Veterinaria, dove le due ragazze erano conosciute e apprezzate. Al nosocomio regionale, intanto, si segue l’evoluzione del quadro clinico dell’uomo ferito nell’incidente costato la vita alle due ragazze. Mauro Sterlini, il trentenne di Giano dell’Umbria alla guida dell’auto sulla quale è piombata l’Opel Corsa guidata da Silvia e con a bordo Diletta, è ancora in prognosi riservata. L’uomo dopo lo scontro era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Assisi poi, viste le condizioni, trasferito al policlinico. Particolarmente serie sono apparse le lesioni interne provocate dal violentissimo trauma toracico. I medici del reparto di chirurgia d’urgenza, diretto dal professor Annibale Donini, hanno dovuto procedere a un delicato intervento chirurgico che ha comportato l’asportazione della milza risultata devastata dalla violenza dell’impatto. Ora si valuta il decorso del ferito, che resta in condizioni critiche. L’uomo era alla guida di una Volvo V50 e procedeva in direzione Foligno-Perugia. Al momento del sinistro aveva appena sorpassato un mezzo pesante, approfittando di un lungo tratto di rettilineo. All’improvviso, da sinistra, era sbucata l’Opel ‘impazzita’, per un impatto violentissimo. A sua volta la station wagon era stata centrata dall’Iveco Daily, condotto da un uomo di 67 anni, che non ha potuto evitare l’impatto con le altre due vetture.
Maurizio Baglioni
 Nazione-2010-12-05-Pag02

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