Bastia

La tragedia di Alberto

L’INCIDENTE: Fuori strada con lo scooter, oggi i funerali a Bastia 
 
Diciassette anni, figlio di industriale Lo strazio della famiglia e amici
 
BASTIA — Dolore per la morte di Alberto Tacconi, 17 anni, figlio di Pietro, titolare delle omonime Fonderie. Nella chiesa di San Michele Arcangelo a Bastia, dove è stata allestita la camera ardente, lo strazio della famiglia e dei tanti amici. Oggi saranno celebrati i funerali, il magistrato ha autorizzato le esequie. 



IL DRAMMA: Stamani i funerali a Bastia 
 
«Addio, Alberto» Genitori e amici uniti nello strazio 
 
 ASSISI — Gli sono stati accanto sino all’ultimo, lo hanno vegliato, hanno pregato per lui impegnato nella più dura lotta della sua giovane vita; battaglia persa. Sono gli amici di sempre e i compagni di scuola di Alberto Tacconi, il diciassettenne morto l’altra sera per i traumi riportati nell’incidente di cui è rimasto vittima nella notte di Capodanno, a Rivotorto di Assisi, mentre era in sella al suo scooter.
In tanti hanno sostato nella giornata di domenica fuori dal reparto di rianimazione dell’ospedale Silvestrini attendendo, con gli occhi gonfi di pianto e il cuore pieno di speranza, un segnale; segnale che non c’è stato e che, alla fine, ha fatto sprofondare tutti in un enorme dolore.
Insieme ai ragazzi c’erano i familiari del povero ragazzo a cominciare dal padre Pietro, noto imprenditore, la mamma Patrizia Caratozzolo, i nonni, gli zii; Alberto lascia anche una sorella di 13 anni.
La notizia della morte è stata una frustata per tutti, a cominciare proprio dai coetanei posti di fronte ad un dramma enorme per le loro ancor fragili spalle, con una serata di festa, quella di Capodanno, terminata in tragedia; sequenza drammatica figlia di un destino spietato, che non ha concesso scampo ad una giovane vita. Con la notizia che ha fatto rapidamente il giro non solo del territorio, ma della regione intera, tanto conosciuti sono i familiari.
Alberto abitava infatti a Bastia Umbra; la famiglia Tacconi ha le sue radici a Santa Maria degli Angeli, dove ha un’avviatissima e conosciuta fonderia, con commesse a livello internazionale; andava poi a scuola ad Assisi: frequentava la quarta classe del Liceo Scientifico del Convitto Nazionale, dove il nonno era stato per anni rettore.
I funerali, dopo che il magistrato ha concesso il nulla osta, si svolgeranno questa mattina, a Bastia, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo; al termine la salma sarà tumulata nel cimitero cittadino.
Ieri, nel primissimo pomeriggio, è stata allestita la camera ardente nella sala parrocchiale dove in tanti hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Alberto e portare la solidarietà ai familiari. Moltissimi, anche in questo caso, i giovani che hanno potuto vedere, per l’ultima volta, il volto di Alberto, composto nella bara: momento di strazio, di preghiera, di domande con risposte difficili da trovare.
«Era un bel ragazzo, in gamba, quadrato, ben più maturo della sua età; aveva il piglio del leader» dicono gli amici. «A scuola era bravo, era spigliato, aveva un carattere molto forte» aggiungono altri.
Davanti alla chiesa, ieri, c’erano capannelli di persone. Il momento dei ricordi: quelli sui banchi di scuola, delle gite all’estero, in parrocchia, dove Alberto era molto attivo. Il riandare poi alla notte fatale, la festa, il suo voler tornare a casa e la tragica sequenza davanti al santuario di Rivotorto; per una dinamica inspiegabile visto che, lo sottolineano tutti, Alberto era prudente e scrupoloso nella vita ed anche nella guida.
Maurizio Baglioni 
 
 
Il padre è l’amministratore delle Fonderie Un’azienda tra i fornitori della Ferrari
 
BASTIA — Pietro Tacconi ieri era piegato in due dal dolore nella chiesa di Bastia Umbra. La prematura scomparsa del suo primogenito Alberto è stata un colpo durissimo per il presidente delle Fonderie Tacconi, una delle aziende più importanti dell’Umbria. Un fatturato di oltre 50 milioni di euro, circa 130 dipendenti, le Fonderie producono componenti in ghisa per turbocompressori. E sono tra i fornitori di aziende importanti, tra cui la Ferrari. Con Luca Cordero di Montezemolo che ha ringraziato pubblicamente le Fonderie a Palazzo dei Priori. Pietro Tacconi è stato anche presidente dei Giovani industriali, anche se ora non ricopre incarichi ufficiali in Confindustria. Per l’ultimo saluto al giovanissimo Alberto non mancheranno le presenze e le condoglianze dei vertici dell’associazione. 

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