La tassa di scopo non va proprio giù

Le critiche fioccano anche dopo l’approvazione del bilancio

BASTIA UMBRA (a. g.) – L’assessore al bilancio Claudio Boccali ha ufficialmente illustrato la manovra finanziaria 2008, approvata nell’ultima seduta consiliare del 2007. Le affermazioni dell’assessore Boccali, condivise dal sindaco Francesco Lombardi e quindi dalla giunta tutta, hanno suscitato una forte reazione da parte di esponenti politici e semplici cittadini, come era stato annunciato preventivamente dalle forze di opposizione. “Il bilancio è stato studiato in modo da tenere invariata la pressione fiscale sui servizi a domanda individuale e si è definita la tassa di scopo – è stato dichiarato dall’amministrazione – la manovra finanziaria 2008 è finalizzata a costruzione e ampliamento di nuove scuole e all’aumento di due punti dell’Irpef, imposta, sul reddito delle persone fisiche, che consentiranno di recuperare risorse per gestire la farmacia, rispettando un impegno preso col sindacato. Al contempo si sono previsti ulteriori sgravi sul versante della Tarsu, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per le persone sole e ultra  sessantacinquenni, con un’ulteriore possibilità di rateizzazione”. L’opposizione ha continuato a domandarsi: “Chi pagherà tasse per circa un milione e mezzo di euro? Se aumentasse l’Irpef di due punti forse i bastioli imbraccerebbero i forconi! La pressione fiscale aumenta o no? Le farmacie sono forse l’unica attività del comune che produce reddito per circa 500mila euro, che servono a finanziare i servizi pubblici e non viceversa. E il 13% di aumento sulla nettezza urbana se lo sono inventato i cittadini bastioli oppure è scritto nei numeri del bilancio?”. Replica dell’assessore Boccali: “L’imposta sullo scopo corrisponde a una nuova forma di finanziamento introdotta dalla legge finanziaria  2007, con la giade il cittadino interviene direttamente alle opere pubbliche.

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