Bastia

«La sua Bastia è solo un brutto affresco»

Il segretario dei Ds Erigo Pecci replica al consigliere di FI Monacchia


BASTIA UMBRA • Il segretario dei Democratici di Sinistra Erigo Pecci replica al consigliere di Forza Italia Giuliano Monacchia, il quale nei giorni scorsi aveva attaccato senza mezzi termini la scelta dell’amministrazione comunale di installare una strana strutture al centro della rotatoria di fronte alla piscina comunale coperta, nei pressi della superstrada.
“Si tratta di una follia costala troppo – aveva detto -, una cosa inutile, banale, anonima, puerile priva di significati, priva di messaggi, priva di segni artistici. Una struttura, peraltro, costata tanto alla comunità”.
Il segretario Ds Pecci difende l’operato dell’Amministrazione: “La scelta dell’autore dell’opera è ricaduta su un bastiolo che non deve piacere all’artista Monacchia. E poi si tratta di una questione di gusti, in quanto il manufatto é stato individuato in seguito ad una selezione da parte di una commissione appositamente nominata”. Monacchia aveva fatto anche riferimento, più in generale, ai tanti problemi che oggi attanagliano la città di Bastia Umbra “… viabilità impazzita aiuole infestate da erbacce, centro storico abbandonato agli extracomunitari e ai piccioni, vicoli dove si smercia….”.
Di tutt’altro avviso è il consigliere Pecci, secondo cui Bastia gradualmente ed in maniera determinata sta recuperando, pur a fonte di un quadro finanziario di contenimento e risparmio della spesa pubblica, in progetti e iniziative. Bastia fa notare lo stesso Pecci – non si è potuta giovare delle tante risose: che i comuni terremotati della fascia A hanno potuto avere. Nonostante ciò, ha potuto garantire e sviluppare quella socialità e quella cultura che il consigliere Monacchia addita come esempio negativo. La Bastia di Monacchia é un brutto affresco da lui dipinto per costruirsi un alibi per non misurarsi con le reali questione che stiamo affrontando in un contesto generale con responsabilità e senso della misura”.
Roldano Boccali

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version