COSTANO Nell’opera di Antonio Mencarelli
COSTANO — In un libro la storia religiosa di un paese. «Storia della parrocchia di Costano», scritta da Antonio Mencarelli, ricercatore del Dipartimento di storia nell’Università di Perugia, disegna per la prima volta la vita della comunità (che oggi conta poco più di 1000 abitanti) partendo dai primi documenti risalenti a dopo il Mille per arrivare fino ai nostri giorni. Della fitta documentazione archivistica, memorialistica, iconografica, giornalistica, raccolta negli archivi diocesano, capitolare e di Stato di Assisi e in quello parrocchiale, vengono utilizzate le visite pastorali dei vescovi, gli stati delle anime, gli statuti delle Confraternite, i diari dei parroci.
Interessantissimo quello di don Pietro Lari che in una cronaca dal 1756 al 1784 narra con precisione di particolari la vita economica e sociale del paese, le iniziative di culto che introdusse, il piano per il completamento della chiesa principale e la sua decorazione, fornendo i nomi degli artisti e le date di esecuzione delle pregevoli opere che vi si conservano. Notevoli anche le memorie ottocentesche di Don Crispolto Bianchini, nativo di Costano. «La storia della parrocchia di Costano — dice Mencarelli — è storia religiosa vissuta, studio del quotidiano, del comportamento dei devoti nelle condizioni di vita del tempo, storia della pietà come si esercitava attraverso le confraternite, i pellegrinaggi, le missioni. E questo sguardo al passato spiega molte cose degli aspetti della vita religiosa di oggi, le tradizioni, il culto e le devozioni ancora vive nella gente». Nella ricerca, corredata da splendide foto, l’elenco dei parroci, i nomi delle famiglie, dei membri delle compagnie, le date, gli avvenimenti storici che facevano da sfondo, scandiscono la vita dell’antica cura, alla quale la gente si è sempre avvicinata per trovare conforto, forte della preghiera.
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