La stazione? Un porto di mare

BASTIA UMBRA (f.p.) – Non solo Assisi: se la zona della stazione di Santa Maria degli Angeli è più “chiacchierata” in quanto più “popolata”, esiste anche una realtà più ‘silenziosa’ ma non per questo meno problematica: si tratta della stazione di Bastia Umbra, città in cui, come a Santa Maria degli Angeli, sono la droga e la microcriminalità i due problemi principali: “Spesso – raccontano i gestori del bar all’interno della stazione – ci sono persone che ci chiedono la chiave del bagno e poi si chiudono dentro per mezz’ora, probabilmente per consumare la droga, oppure extracomunitari che si infilano in ogni ‘buco’ possibile per ‘tagliare’ e vendere ‘la roba’. L’anno scorso un extracomunitario ubriaco mi ha tirato un bicchiere di vetro addosso soltanto perché gli avevo chiesto di pagarmi la consumazione, mentre l’estate scorsa la macchina automatica che vende i biglietti è rimasta rotta per un mese, scassinata da non si sa chi. Per non parlare di quello che diventa la stazione di sera, quando il bar chiude e nella zona non rimane più nessuno: non ci resta che sperare nella prossima riqualificazione dell’area Franchi affinché le cose migliorino”. Nell’attesa di vedere se i lavori di riqualificazione porteranno miglioramenti, la situazione non ha sorpreso i carabinieri: come emerge da uno studio del comando provinciale, infatti, le stazioni non sono solo luoghi di spaccio o fermate “pendolari della droga”, ma sono anche diventate un porto d’approdo per i ladri d’appartamento: proprio lo scorso novembre a Bastia Umbra, i militari della locale stazione fermarono due zingari minori dopo che avevano compiuto un furto in un’abitazione dopo essere arrivati nella mattinata da Perugia, e da allora il comando provinciale ha predisposto maggiori controlli presso le stazioni, di Bastia Umbra e Santa Maria degli Angeli come di tutta l’Umbria, proprio per contrastare il fenomeno.