Bastia

La sfida di Agriumbria per il 2025: arrivare a centomila presenze

L’APPUNTAMENTO

I tempi dell’agricoltura, sia per la semina che per l’allevamento, vanno programmati calendario alla mano, ed è così, con questa metodica, che è stata presentata la cinquantaseiesima edizione di Agriumbria che si terrà dal 28 al 30 marzo 2025, negli spazi consueti di Umbriafiere a Bastia Umbra, dove la volle il suo fondatore Lodovico Maschiella nel 1969, .Presentazione, nella prestigiosa sede di Eima International (Esposizione internazionale macchine agricole), da dove è stato lanciato il messaggio della edizione 2025 il cui tema è Innovazione tecnologica nella zootecnia come risposta alla sostenibilità secondo il rapporto del Dipartimento Servizio Prevenzione Sanità Veterinaria Sicurezza Alimentare della Regione Umbria. «Con Eima portiamo avanti un progetto di collaborazione con un obiettivo comune: far crescere l’agricoltura italiana attraverso il confronto tra comparti» ha detto Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere, che ha spiegato: «La crescita della popolazione e del reddito nei paesi in via di sviluppo aumenterà la domanda di prodotti di origine animale; per contro, nei paesi caratterizzati da economie avanzate, si assiste ad una riduzione dell’accettabilità di questi prodotti da parte di fasce di cittadini/consumatori. La transizione verso una produzione zootecnica più sostenibile richiederà investimenti in efficienza, diversificazione e mitigazione dei rischi ambientali».La presentazione di Agriumbria è stata occasione per lo svolgimento di un seminario dal titolo “Zootecnia e sostenibilità: verso l’innovazione tecnologica”. Nel corso del seminario è stato presentato un documento dal titolo “Tecnologia e sostenibilità in agricoltura”, un rapporto a cura di Salvatore Macrì, direttore del Servizio Prevenzione Sanità Veterinaria Sicurezza Alimentare Regione Umbria. «In un contesto come quello di Eima, evento di rilevanza internazionale, è importante ribadire quanto la meccanizzazione, e insieme l’innovazione tecnologica, siano un importante elemento di miglioramento per la zootecnia e l’agricoltura in generale ha spiegato ancora il presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri è del resto uno dei segreti di Agriumbria, che oggi abbiamo, come ormai di consueto, presentato ad Eima International, quello di creare confronti tra mondo degli imprenditori e mondo della scienza e della ricerca». La manifestazione bastiola è ormai punto di riferimento nel panorama fieristico del centro-sud, assurta a polo nazionale di riferimento delle carni di qualità, anche grazie all’accordo con le principali associazioni di categoria, a partire da Aia. L’edizione 2025 potrà confermare le novità introdotte nella scorsa edizione che sono state una grande scommessa vinta: un nuovo spazio espositivo, un’area demo dedicata al settore Forestazione, uno spazio somministrazione curato insieme ad Associazione Italiana Allevatori.Agriumbria si svilupperà su una superficie complessiva mq. 85.000 che saranno occupati da circa 500 espositori con oltre 600 capi zootecnici con la prospettiva di superare i circa 90mila visitatori dell’edizione 2024.Luigi Foglietti

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