Segnali di vitalità da parte delle imprese. Bastia Umbra in testa, ma Assisi e Cannara non la distanziano molto


BASTIA UMBRA – Proseguono i segnali di vitalità da parte delle imprese del comprensorio; Bastia Umbra è in testa, ma Assisi e Cannara non la distanziano di molto. 2006 decisivo per la ripresa aziendale; fatturato, ordinativi e export in aumento del 12% e si torna a produrre localmente. Parte del 2007 ancora da giocare e il 2008 si preannuncia un cammino per conferire valore aggiunto alle produzioni. Questa la tattica vincente delle piccole e medie imprese del comprensorio, che mantiene costante l’evoluzione e premia il modello imprenditoriale a rete. A parlarne é Flaminio Flavi della Fomap Snc, azienda meccanica che esporta il 35% della produzione in Europa: “La
chiave del successo è l’apertura verso i nuovi segmenti di mercato in espansione. La mobilità è indispensabile per concepire prodotti innovativi e di qualità in tempi brevi e collocarli con successo. Il panorama produttivo locale sta cambiando; le piccole realtà emergono, gli ordini incrementano e l’export è in ripresa. I settori dell’energia e dell’automotive hanno tagliato col passato; positivi sono stati la politica dei fondi comunitari e i progetti di filiera”. Il dialogo tra imprese locali, nazionali e internazionali è l’obiettivo anche di Sandro Perugini, titolare della Bamip Snc, azienda edile del cannarese il cui export è in aumento e la cui produzione è destinata per oltre il 10% all’Europa. “Stiamo lavorando bene” ammette Perugini, che stima un prossimo incremento di produzione del 10% “Gli obbiettivi rimangono la diversificazione qualitativa e quantitativa, l’adeguamento alle esigenze di mercato e il potenziamenti di marketing, gestione della rete commerciale e accesso alle fonti di finanziamento”. Emiliano Brunori del colorificio Decora Srl prosegue: “Nell’ultimo decennio il fatturato è cresciuto del 12%, il che ci incoraggia a proseguire il lavoro intrapreso fuori regione, tra Marche, Toscana e Lazio. Qualità e investimento nella formazione del personale ci stanno premiando”. Riscontri positivi anche per Antonello Cozzali, titolare della Movimac Srl, nonché presidente della Cna territoriale che annovera oltre 500 imprese. “Molte aziende” dice Cozzali “scelgono di tornare a produrre in patria, optando per la conquista di settori specialistici. Ci si dovrà muovere per potenziare realtà produttive in crisi, ma con prospettive di recupero a breve termine. Aperto resta invece il problema dei pagamenti, motivo per cui ho molte aziende vanno in crisi. Questo meccanismo va spezzato con controllo del credito, politiche di tutela e sostegno nei confronti di chi agisce legalmente. Roberto Giannangeli, responsabile territoriale della Cna, conclude la panoramica dicendo: “Il trend positivo c’è, la crescita interessa più livelli e settori produttivi. Bisogna promuovere la politica di integrazione fra le imprese, attraverso progetti mirati, come la riduzione dei casti energetici e dei gap infrastrutturali”.

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