Bastia

«La regola: vinco e resto a casa»

Il tecnico “tagliato”: “Vorrà dire che allenerò il mio cane”

Cocciari: “La storia si ripete. Aspetto, in Promozione non scendo”


PERUGIA – “Sono così, non ci posso fare niente. Ho le mie idee e le difendo” ha sempre detto. Prendere o lasciare. Oppure tutte e due le cose insieme.
Come ha fatto nel giro di un anno e mezzo il Bastia che prima ha scelto Massimo Cocciari per il suo modo d’essere allenatore e che poi, per la stessa ragione, lo ha mandato via. Stavolta, pero, c’erano dei soldi di mezzo, quelli richiesti in più dal tecnico dei “miracoli” sulla base dei risultati raggiunti.
“Mi è venuto da ridere qualche giorno fa quando ho sentito la notizia al Tg – sorride amaro Cocciari -, quella dello sposo che a Padova, o a Venezia non ricordo, ha aspettato un’ora la futura moglie all’altare e alla fine lei non è nemmeno arrivata. Che fregatura. Diciamo che anch’io, sul più bello, sono rimasto con le fedi in mano”.
Bastia bella, bellissima quest’anno al suo fianco, non si è presentata. La proposta di Cocciari, evidentemente, l’ha spaventata.
“Mi sono accorto, facendo un rapido sondaggio tra i colleghi, di essere tra quelli che pendevano di meno – continua il tecnico di Ponte Pattoli -. Meno pagato degli altri, ma più vincente. Qualcosa non tornava, allora ho chiesto un adeguamento del rimborso. La dirigenza ha fatto un’offerta, una via di mezzo, poi sono passati dei giorni e nel frattempo abbiamo vinto pure i play off, altro risultato eccezionale. A quel punto, anche alla luce di quello che avevamo fatto, mi è sembrato giusto non accettare il ritocco. Tutto qui, mi dispiace solamente per l’atteggiamento che qualche dirigente ha tenuto nei miei confronti. Per il resto, ho la coscienza a posto. Troppo a posto, tanto da passare per stupido a volte: in inverno, pensate un po’, non ho voluto nemmeno i rinforzi in rosa come mi era stato prospettato. Li ho fatti pure risparmiare”. Il precedente già c’era, anzi due: Ponte San Giovanni e Nocera. “E’ da qualche anno che sto facendo bene e a rimetterci sono sempre io – prosegue -. lasciamo stare il Ponte, ma a Nocera ho fatto 80 punti su 90 in campionato e sono arrivato in finale di Coppa Italia con una squadra di Promozione, quando ancora la competizione si giocava insieme all’Eccellenza.
Poi, l’anno dopo, ho vinto otto gare su dieci e mi hanno mandato via. Fuori per otto mesi. Adesso a Bastia: evitare i play out dopo le tensioni della gestione Tobia e vincere quest’anno i play off con la seconda squadra più giovane del torneo non è bastato. Se non sono un caso unico in Italia, beh…poco ci manca”.
E’ la crisi, che non risparmia nulla, neanche le panchine.
“Il Bastia mi ha detto che, per questioni di budget, non rientravo più nelle spese – dice Cocciari -. Spero che il ridimensionamento non riguardi solo me, ma anche la squadra, perché se così non fosse, allora vorrebbe dire che mi hanno preso in giro. Non so chi prenderanno, magari un tecnico più malleabile di me. Però, intanto, io una cosa voglio farla: ringraziare la gente di Bastia che mi ha dimostrato grande stima, i miei collaboratori e i miei ragazzi, giovani che solo grazie al lavoro e al grande spirito di gruppo sono riusciti a meritarsi questi successi. Grazie davvero”. Ora c’è pure il rischio di venire stritolati dagli ingranaggi di un mercato che è bello che avviato, e pure da parecchio. “Io aspetto – conclude l’ex bastiolo -. In tutta onestà, non ho avuto alcun tipo di contatto con l’Orvietana, solo colloqui con qualche società che poi ha fatto altre scelte. Resto alla finestra, sperando in una chiamata seria, perché adesso va di moda anche prendere gli allenatori ‘bambagiotti’, quelli che non chiedono garanzie, giocatori, niente di niente e lasciano fare tutto ai dirigenti. E voi sapete come sono…”.
Un paletto va messo: “Non scendo in Promozione perché credo di meritarmi altro. Se poi nessuno si accorgerà di Cocciari, vorrà dire che starò a casa ad allenare il cane. Gli voglio bene, per carità, ma non sapete quanto mi scoccia”.



Bastia non fa polemiche e guarda avanti. Panchina, spunta Carli


Bartolucci: “Grazie mister”


BASTIA UMBRA – Come già da tempo intuito, la notizia adesso è ufficiale. Da giovedì, Massimo Cocciari, non è più l’allenatore del Bastia.”Perdiamo un grande allenatore -ha detto dispiaciuto il presidente Paolo Bartolucci – purtroppo, le nostre strategie societarie non hanno potuto coincidere con le giuste e legittime ambizioni di Cocciari, una persona vera a cui tutta Bastia sarà sempre riconoscente”. Questa dichiarazione rende merito all’ex mister bastiolo, arrivato con la squadra in piena emergenza di classifica e con una piazza in piena contestazione. Salvezza ottenuta senza passare nella lotteria dei play-out, vittoria dei play-off regionali per poi sfidare una grande formazione come quella del Fondi. A tal proposito, ha fatto immensamente piacere il messaggio degli ultras del Fondi: “Ciao ragazzi di Bastia, volevamo farvi i nostri più sentiti complimenti per la mentalità dimostrata in
tutte e due le gare. Ultimamente è raro incontrare tifoserie che sanno cosa sia il rispetto, e nonostante la
sconfitta continuano a cantare sotto il diluvio. Onore a voi. Old fans di Fondi”. E’ un ulteriore conferma della
grande maturità di tutto il pubblico bastiolo che ama il calcio vero e non quello repressivo messo in atto nei
loro confronti. Nei primi giorni della prossima settimana si saprà il nome del nuovo allenatore. Nel frattempo sono tornati d’attualità Gianni Francioni e Stefano De Nigris, insieme a quello di Antonio Armillei. Ma in queste ultime ore sta prendendo quota la candidatura di Massimo Carli , ex Massa Martana. “Mercoledì saprete tutto” – ha confermato Paolo Bartolucci prima di partire con la squadra per la nota vacanza premio.
Leonello Carloni

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