Bastia

LA RASSEGNA AL POLO FIERISTICO Torna «Agriumbria» Maggiori spazi e più espositori

AGRIUMBRIA giunta alla 41ma edizione, in programma all’Umbriafiere di Bastia da venerdì 27 a domenica 29, mantiene la freschezza dei suoi primi anni di vita. Oggi è diventata una straordinaria vetrina della filiera agroalimentare non solo umbra. «Il sistema economico sta soffrendo – ha detto Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa — ma il nostro progetto ha la sua validità e i numeri lo confermano».
«Il successo di Agriumbria, riconosciuto a livello nazionale – ha detto Sante Filippetti del settore marketing di Umbriafiere – ha la sua forza nelle tre componenti che caratterizzano questa rassegna rispetto alle altre manifestazioni agricole nazionali». Sono tre i settori fondamentali: Agricoltura (con l’area dedicata alle innovazioni tecnologiche e di processo nel campo della meccanica, delle macchine e delle attrezzature agricole), Zootecnia (tutto quello che riguarda tecnologie e attrezzature per l’allevamento da reddito, prodotti per la nutrizione e la salute animale, strumenti ed apparecchi veterinari, mostre zootecniche), Alimentazione (proposte delle produzioni agroalimentari tipiche). I 450 espositori trovano collocazione in 13mila mq coperti, sui 25mila all’aperto e nei 7mila dedicati alle mostre zootecniche. Gli spazi sono aumentati, grazie anche all’abbattimento del vecchio mattatoio, ma ancora insufficienti; sono rimasti fuori almeno 50 espositori. Del ruolo dei giovani in agricoltura ha parlato Francesco Pennacchi, preside della facoltà di Agraria di Perugia, che da anni partecipa attivamente a questa manifestazione. E’ merito suo il coinvolgimento degli istituti agrari e alberghieri umbri che partecipano attivamente ad Agriumbria. Nella giornata di apertura presenteranno uno studio sulle “Filiere agroalimentari dell’Umbria dal dopoguerra ad oggi”. Di rilievo la sezione dedicata alle mostre e alle aste per bovini, ovini, suini, caprini, equini, avicunicoli e selvaggina.
m.s. 
 
 

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