BASTIA — Molta carne al fuoco delle politica urbanistica locale, forse troppa per la «cucina» comunale. Tanto che tutti si domandano come il mercato edilizio locale possa sopportare la contemporanea attuazione di tre piani di recupero: per l’ex Giontella, l’ex mattatoio e l’area Franchi, che potranno comportare interventi su un totale di circa 350mila metri cubi. Intanto, però, i partiti continuano ad agitarsi sulle questioni urbanistiche. Il confronto, anche animato, ha riguardato la chiusura del piano di recupero dell’ex conservificio, che sarà esaminato a fondo alla ripresa dell’attività istituzionale dopo la pausa estiva. La maggioranza di centrosinistra è scossa, in particolare, dall’iniziativa della Margherita che ha denunciato l’«eccessiva» intraprendenza del vertice Ds (ha incontrato a cena il proprietario dell’ex tabacchificio Giontella per concordare gli obiettivi della variante al piano di recupero). Dunque un’esplicita accusa della Margherita alla Quercia di egemonia a danno dello spirito della coalizione: alla quale però replica il segretario Ds Erigo Pecci. che conferma la volontà del partito di maggioranza di coinvolgere tutta la coalizione.
m.s.
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