In Piazza Mazzini, più che le presenze, (poche) si sono notate le assenze dei cittadini e, soprattutto, quelle dei rappresentanti della politica bastiola; solo il Sindaco, un assessore e due Consiglieri Comunali erano presenti , a testimoniare che in fondo, queste commemorazioni sono più un momento formale che di riflessione sentita attraverso la quale trasmettere i valori della Patria alle giovani generazioni. Oggi per la prima volta si è sentita la mancanza di un uomo che con il suo eloquio ricordava quei giorni di ottantotto anni fa riferendo momenti della propria vita. Nei suoi interventi era identificabile con certezza la testimonianza di chi aveva vissuto il dramma della guerra e della deportazione seguita dalla prigionia. Testimonianze che vengono a mancare con la scomparsa, giorno dopo giorno, dei protagonisti della Storia e non sarà la stessa cosa leggerle su un libro di scuola anziché sentirle raccontare da chi ha vissuto quelle esperienze.
E’ stata la prima volta senza l’Avvocato, ma qualcuno ha comunque sentito riecheggiare ancora una volta le sue parole. Solo la tromba che intonava il silenzio, ma nessuno ha gridato “Onore ai Caduti” , mancava un oratore, mancava l’Avvocato Conforto.
Francesco Fratellini
