Lungo soggiorno del primo ministro Mary Mc Aleese, stregata dall’Umbria GARBATA, gentile, la discrezione fatta persona: il premier d’Irlanda, Mary Mc Aleese, ha soggiornato in Umbria, e in particolare ad Assisi, per un periodo discretamente lungo, coperta da un velo di segretezza come è richiesto in casi simili. Il primo ministro della repubblica irlandese ha partecipato, studente modello e tranquillamente confusa tra gli altri allievi, a un corso intensivo di lingua e cultura italiane all’Accademia di lingua italiana diretta dal professor Angelo Chiuchiù. Ha seguito con interesse e ottimo profitto, direbbe un insegnante, e al termine dell’impegno la signora era in grado di esprimersi con discreta disinvoltura dall’alto di una pratica intellettuale che certo non le è ignota. Avvocato, giornalista televisiva, docente di legge e criminologia al Trinity College di Dublino (quello con una meravigliosa biblioteca che a parecchi fa insorgere la Sindrome di Stendhal), è stata eletta per la seconda volta consecutiva premier tra le fila dei Fianna Fàil, i Soldati del destino, un raggruppamento nato nel 1926 con connotati della sinistra radicale e ora approdato ai democratici conservatori.
Il primo ministro ha occupato il tempo libero immergendosi nelle bellezze di Assisi: ha visitato il cantiere aperto nella Basilica inferiore con tanto di casco protettivo, è scesa a visitare le memorie dell’antichità, si è immersa nel verde che tanto ricorda le tonalità della sua terra, legata da molti vincoli all’Italia. Coltissima, non ha voluto perdere l’occasione per assaporare il medioevo francescano e il senso della cristianità evangelica. E al tempo stesso ha rammentato le mille punte di diamante dell’Irlanda, compreso il patrono san Patrizio, che rifulge in un affresco di Todi, nel primo Purgatorio mai dipinto. In una cerimonia nella sala della Conciliazione del Comune il sindaco Claudio Ricci ha ricevuto la signora Mc Aleese assieme ad alcune decine di studenti che hanno concluso il ciclo di apprendimento all’Accademia.  Adesso è tornata a Dublino a dirigere le sorti di un paese che sta vivendo un periodo di estremo fervore: una crescita economica costante a un ammorbidimento graduale delle tensioni con l’Irlanda del Nord e l’Inghilterra.  L’armonia, la pace sembrano davvero essere dietro l’angolo, senza far professione di retorica: anche nel segno di san Francesco, si aggiunge.
Mimmo Coletti 
Nazione-2010-08-25-Pag08

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