Bastia

La Passeri s’accende tardi, ma fa centro

B2 femminile Primo set a1 Gaeta, poi dominio bastiolo: 3-1

EDILIZIA PASSERI: Baldi 1, Cippiciani 4, Conti (L), Ercolani 2, Fastellini, Gentili 3, Letizia 9, Panzolini (L), Rossi 10, Uccellani 13, Vergoni 10, Zibetti 10. All. Madau-Diaz
GAETA: Reale, Rossini, Lucia-ni, Retina, Tramontozzi, Caputo, Medici (L). All. Ciano
PARZIALI SET: 21-25; 25-9; 25-14; 25-18


BASTIA UMBRA – Una pratica tutti altro che scontata per l’Edilizia Passeri Bastia, che in poco più di un’ ora si è liberata del Gaeta, formazione assai distante da quella incontrata nel girone d’andata.
Le laziali, dopo i tre punti di penalizzazione rimediati per non aver partecipato ad una trasferta, hanno mandato in campo le rapirle della prima divisione. Nonostante tutto, l’orgoglio delle ospiti ha messo in notevole difficoltà le bastiole, sorprendendole oltre le aspettative. Così, tra lo stupore, le giovani laziali si sono portate a casa il primo set 25-21. Al rientro in campo, la Passeri Bastia ha mostrato carattere e con l’autorità di chi vuole il risultato, ha aggredito all’inverosimile ogni spazio esistente, dominando in lungo e in largo per l’intera frazione. Sotto i colpi di Uccellani e compagne, la formazione di MadauDiaz si è imposta con un netto 25-9. Stessa musica nel terzo set dove la superiorità tecnica e fisica delle ragazze bastiole, ha ristabilito i giusti valori in campo. Perciò, nonostante la rotazione delle giocatrici in campo, la Passeri ha vinto agevolmente il set 25-14. Il quarto ed ultimo parziale si è giocato in un silenzio surreale. L’interesse e l’entusiasmo dei numerosi spettatori è
stato scosso soltanto l ‘ingresso in campo di Ilaria Ercolani. La giovane bastiola, tornata in campo dopo un brutto infortunio, ha suscitato gli incoraggiamenti da parte tutti gli appassionati e, sotto i suoi colpi, Bastia ha, chiuso definitivamente la partita 25-18. “Abbiamo sottovalutato l’impegno – ribadisce Madau-Diaz, allenatore dell’Edilizia Passeri – e per poco rischiavamo la beffa. Ho messo in campo dodici ragazze, alternandole in ogni frazione di gioco. Diciamo che è stato un test utile per tutto il gruppo, ma, in ogni caso, ci vuole rispetto per ogni tipo di avversario”.

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