Bastia

La parola magica è rinnovamento Mai volti sono già noti

Aspettando le liste dei candidati alle elezioni


BASTIA UMBRA – Discontinuità e rinnovamento. Rispetto a cosa? Si parla di volti o di metodologia? Di personaggi decretati dall’età anagrafica o dalla consapevolezza dell’esperienza politica maturata tino a oggi? Se non fosse per le voci di piazza, che non smettono di alludere ai “soliti accordi a porte chiuse”, questo potrebbe essere il dilemma che Bastia Umbra e chiamata a affrontare in occasione delle prossime amministrative. Sul tavolo ci sono quattro candidati sindaci. E, a breve, le liste che andranno a compilarsi. Ci sono anche i programmi elettorali, che saranno inevitabilmente caratterizzati da una sifossi di argomenti comuni da discutere; alla fine, saranno le soluzioni alle problematiche bastiole che faranno le differenze politiche e  che guideranno, quindi, la scelta degli elettori. La realtà dei fatti vuole, invece, che a farla da padrone sia ancora una volta la logica delle facce. E degli accordi. E allora ecco nascere il confronto della campagna elettorale. Sulla discontinuità. Dopo un lungo approfondire il rapporto di Antonio Criscuolo – candidato di Pd, Ps e La Sinistra – con la massoneria gli avversari politici, alias Arman do Lillocci dell’Udc, sono passati a concentrarsi sulla volontà di rinnovamento espressa dal candidato e il suo gruppo di lavoro
composto da soggetti quali Marchi, Belli, Geoli, e Ascani; tuttattivi politicamente da piu di dieci anni. Le esperienze politiche di questi ultimi sono viste dagli avversari come marchio fallimentare di amministrazioni che hanno guidato Bastia Umbra fino ad oggi. Il dubbio è sugli attuali assessori e consiglieri comunali e sulla capacità che dovranno dimostrare nel non rinnegare il lavoro fin qui svolto per la città e, contemporaneamente, proporre una metodologia di rinnovamento. Vero è che, se di cronologicamente vecchio si vuol parlare, alla presentazione del candidato Criscuolo mancavano gli ex sindaci Brozzi e Lunghi; il che potrebbe essere letto come un segno di discontinuità. Inoltre sono ancora ignoti gli elenchi di candidati delle varie liste, dai quali potrebbero essere assenti quei nomi già noti in  consiglio comunale.
Alberta Gattucci

Exit mobile version