Bastia

La mistificazione come arma politica

BASTIA UMBRA – Non ho alcuna intenzione di difendere Rosella Aristei, sa benissimo farlo da sola, ma leggere le dichiarazioni di Capocchia e Caimmi circa i contenuti del mio programma elettorale, non può che destare sorpresa ed ilarità, tanto sono l’incompetenza e la fantasia messe al servizio della mistificazione da usare come arma politica.
Il fatto vero ed inconfutabile è che i nostri competitori, di fronte ad una situazione non ancora digerita, quale quella della bocciatura da parte della consistente maggioranza dei cittadini che si è espressa il 6 e 7 Giugno, trovando difficoltà a sostenere la riproposizione dei propri progetti amministrativi, che non hanno saputo concretizzare in decenni di governo della Città, rimangono smarriti di fronte a nuove ipotesi di intervento, volte sempre e comunque al soddisfacimento delle necessità della popolazione.
I cittadini di Bastia sono cresciuti culturalmente e non meritano più amministratori, o loro fiancheggiatori, che cercano di mantenere consenso demonizzando gli avversari facendo leva su questioni delle quali non hanno coscienza e conoscenza.
Per quanto riguarda poi la collocazione degli schieramenti in campo, o parte di essi, c’è da precisare che l’ambito amministrativo territoriale, cui si riferisce l’attuale consultazione elettorale, presuppone la prospettazione di soluzioni dettate non già dall’appartenenza politica, ma dalla capacità di mettere in campo esperienze, professionalità ed idee nuove nella massima trasparenza e con il rispetto dei soggetti/cittadini cui sono destinate. 
 
         Stefano Ansideri

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