Bastia

La “Mezza Notte Bianca” fa sorridere Bastia

L’evento-Secondo il Comune i visitatori sono stati oltre 20mila. Ora si aspetta il Palio de San Michele
BASTIA UMBRA – Il bilancio della quarta edizione della “Mezza Notte Bianca” ? Dal Comune tirano un bel sospiro di sollievo e sorridono soddisfatti parlando di «ottimo risultato» con la presenza di «almeno 20mila visitatori». «Il massimo coinvolgimento delle associazioni e degli artisti locali, nonché la grande libertà creativa ai gruppi musicali hanno incoraggiato l’interesse e la curiosità del pubblico. Nelle prime tre ore – sottolinea l’assessore alla Cultura, Rossella Aristei – fino alla mezzanotte, la presenza prevalente è stata dei visitatori di mezza età, dei quali molti hanno iniziato la serata nei punti di ristoro e nei tavoli all’aperto dei ristoranti, che hanno registrato una presenza costante di clienti». Aristei, inoltre, sottolinea che «dopo mezzanotte, invece, sono stati i giovani che fino alle 3, hanno animato le piazze e le vie del centro urbano. Dicevamo la formula azzeccata non solo per la scelta dei protagonisti, ma anche dei luoghi di ritrovo e animazione: ben dodici location distribuite da via Torgianese e dal ponte S.Lucia fino al Conservane e Bastia 2, passando per la centrale piazza Mazzini e i giardini pubblici. Tutte ben organizzate e facilmente raggiungibili a piedi dai parcheggi. Ottimo – continua – il riscontro in piazza del Mercato, spazio dedicato alle società sportive che si sono presentate al pubblico alla vigilia delle rispettive stagioni agonistiche». Insomma, un successo per l’ amministrazione comunale e per tutti gli operatori commerciali, che secondo Aristei fa ben sperare «per il settembre bastiolo che proseguirà con altre manifestazioni pubbliche e culminerà, nella seconda parte del mese, con la 50ma edizione del Palio San Michele Arcangelo». Ora, l’attenzione è puntata sulla 50esima edizione del Palio de San Michele (dal 19 al 30) che si preannuncia ricca di appuntamenti speciali per festeggiare questa prestigiosa ricorrenza.
di MATTEO BORRELLI

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