Bastia

La mezza notte bianca è terreno di scontro

Il Pd attacca la vicesindaco Aristei: “Sottrae fondi al sociale”

BASTIA UMBRA – Prosegue il dibattito tra la sezione bastiola del Partito Democratico e il vicesindaco Rosella Aristei sull’attuale gestione del settore addetto ai servizi sociali del Comune di Bastia Umbra. I piddini portano una nuova argomentazione, ovvero la delibera della giunta comunale avente a oggetto l’approvazione della variazione della dotazione Peg 2009 relativa al settore cultura per l’organizzazione, la gestione e il programma dell’evento culturale della mezza notte bianca del 5 settembre 2009. “Innanzi tutto, vorremmo comunicare al vicesindaco Aristei che la gestione. condivisa di uno degli assessorati più importanti della città ci sembra un metodo discutibile, che non da riferimenti certi agli stessi uffici e che creerà presto una vera bolgia di disorganizzazione” si fa sapere dal gruppo piddino “e, nello specifico, facciamo sapere all’Aristei che ci risulta che proprio lei, nel suo fare incursioni nell’assessorato scoperto, ha sottratto fondi al sociale, nello specifico alla scuola di musica, per portare a realizzazione l’evento della mezza notte bianca, con diretta conseguenza che ancora l’attività previste nel programma della scuola di musica non sono ancora iniziate. Credevamo che la scuola di musica fosse un momento importante per la cultura dei nostri ragazzi, ma, evidentemente, il vicesindaco ritiene più significativa la presenza delle bancarelle in piazza e il concerto rock ai giardini pubblici, con annessi fiumi di birra, risse e persone in stato di precorra etilico. Secondo noi, invece, la mezza notte bianca non è stata altro che un’iniziativa pensata per autocelebrare l’amministrazione comunale, senza coinvolgere le associazioni del territorio, tranne l’ormai volano a trazione integrale quale la pro loco di Bastia Umbra è diventata. Quindi, in conclusione, comprendiamo che il vicesindaco Aristei si sia adattata alla politica e ai sistemi del centrodestra, ma crediamo che debba imparare a dire ai cittadini come veramente stanno le cose”.
Alberta Gattucci

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