MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Nei giorni scorsi si è registrata l’ennesima battuta d’arresto nel processo costituente del partito democratico bastiolo ancora orfano della Margherita. Il nuovo coordinatore provinciale del partito democratico Alberto Stramaccioni si è subito mosso per superare l’anomalia bastiola, ma l’accordo proposto dalla Margherita non è piaciuto alla maggioranza della segreteria e del direttivo locale del partito dal momento che conteneva, tra le altre cose, un giudizio negativo sull’operato della giunta Lombardi e l’allargamento, ritenuto eccessivo, dei componenti della segreteria guidata da Roberto Capocchia.
E propria la condotta di Capocchia è oggetto di critica da parte del direttivo della Margherita bastiola che lo definisce confuso dal momento che in un primo momento si sarebbe mostrato disponibile a chiudere l’accordo, salvo poi fare marcia indietro e dichiarare davanti a Stramaccioni di non essere in grado di poterlo sottoscrivere. La mancata chiusura di un accordo in cui – puntualizza Vitaliano Cristofani a nome del direttivo della Margherita – veniva auspicata discontinuità e condivisione dei criteri per l’individuazione del candidato a sindaco, oltreché un diverso assetto degli organismi del partito, lascia cosi’ incompiuto il percorso di confronto avviato da tempo con l’obiettivo di costruire, anche a Bastia, un Pd forte, coeso e in grado di dare quella significativa svolta politica che viene reclamata a gran voce da tutti i potenziali alleati nonché dalla gran parte degli elettori di centrosinistra”. Secondo il direttivo bastiolo della Margherita, in seno al Pd, i personalismi e l’arroccamento su posizioni di potere acquisite continuerebbero a prevalere nettamente sulla volontà di dialogare per costruire insieme rispettando la dignità degli altri.
“Chi vuole spacciare per nuovo ciò che in realtà è un travestimento del vecchio più vecchio – chiosa Cristofani – prova a screditare chi, come noi, pone una questione politica seria e largamente condivisa. Dal canto nostro continueremo a dialogare con chi, all’interno dell’attuale Pd, si pone in modo diverso e più costruttivo, ispirandosi ad una cultura politica più avanzata ed innovativa”.

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